“L’obiettivo” ha spiegato il presidente della Fondazione “è quello di mettere insieme le risorse in maniera fruttuosa per promuovere e diffondere la cultura e l’innovazione”.
Si tratta di un programma pluriennale che punta ad organizzare e potenziare la ricerca post-laurea e post-dottorato, ma anche a favorire la partecipazione a programmi di ricerca di eccellenza dei ricercatori e dei docenti dell’Ateneo teramano.
“Il progetto” ha aggiunto Nuzzo “mette insieme una cospicua quantità di risorse (4.500mila euro) da destinare alla ricerca, che vive un momento difficile. Solitamente, si tende a fare una ricerca astratta, poco orientata al territorio e all’applicazione. Questa, invece, vuole essere una ricerca applicata al territorio, non fine a se stessa, ma impiegata al fine di dare risultati ben precisi”.
Due saranno le aree di riferimento. Quella umanistica, orientata al monitoraggio delle evoluzioni demografiche, sociali ed economiche, legata al fenomeno migratorio nel territorio provinciale. Quella scientifica, orientata all’innovazione e legata alla promozione di un’attività di ricerca avanzata nel comparto agroalimentare.