Le situazioni critiche. I problemi erano emersi già ieri sera, nonostante la macchina dei soccorsi e degli interventi (come si legge in una nota dell’ente), fosse stata organizzata in anticipo. La scorsa notte si sono allagati due sottopassi: in via D’Annunzio (nella foto), per un blackout elettrico oltre all’ostruzione di un canale di deflusso delle acque per la presenza di radici di palme; e in via Spataro, dove è andato in tilt il gruppo elettrogena per un guasto alla scheda elettronica. Nel primo caso, si sta lavorando per risolvere il problema in tempi rapidi, nel secondo il problema è stato già risolto. Nel resto della cittadina, si sono allagati scantinati, laboratori produttivi, magazzini, aree condominiali e singole abitazioni. Interventi sono stati compiuti anche sul fosso Vascello, che ha riversato acqua a fango sulla statale e sul fosso Sant’Egidio, dove sono stati rimossi materiali pare depositati da sconosciuti. Si sono registrati problemi anche al sistema fognario, visto che il depuratore consortile sul Salinello è fuori uso.
Viabilità. I mezzi comunali hanno lavorato a lungo per liberare, dal fango, alcune arterie cittadine, in primis contrada Salino ed alcune strade periferiche, dove alcune famiglie sono rimaste isolate. Diversi alberi sono caduti sulle strade e sono stati rimossi, mentre la polizia urbana, che ha collaborato ad una serie di interventi, effettuerà controlli nei confronti degli agricoltori che, eventualmente, non abbiano arato i rispettivi fondi in modo conforme, così come prevede l’ordinanza. In caso di violazioni, scatteranno delle multe.
Sindaco: danni contenuti, ma c’è chi non ha rispettato gli impegni. “Siamo riusciti a contenere i danni che comunque ci sono stati e questo grazie all’attivazione dell’unità di crisi attivata in piazza Matteotti”, spiega Gino Monti. “ I nostri operai ed i dipendenti degli uffici a cui va il nostro ringraziamento e quello di tutta la cittadinanza, sono al lavoro da ieri dopo che è stato diramato lo stato di pre-allerta. Abbiamo chiesto ed ottenuto dalla Regione l’invio di unità della protezione civile al nostro Coc. Le cavate erano comunque abbastanza libere ed i maggiori danni sono dovuti all’eccezionalità dell’evento. Voglio esprimere un grosso rammarico per le criticità verificatesi a causa della mancata attuazione degli impegni assunti dalla Società Autostrade e dall’Anas ma non solo da questi. Il primo avrebbe dovuto mettere in sicurezza gli scoli autostradali che hanno invece provocato ingenti discese d’acqua a valle dalle colline procurando danni; il secondo avrebbe dovuto sistemare l’attraversamento all’altezza del fosso Sant’Egidio. Anche il Ruzzo e la società del gas avrebbero dovuto spostare alcuni sottoservizi e non l’hanno fatto. Ora valuteremo tutte le azioni legali per il risarcimento dei danni a carico dei vari Enti. Ognuno per le proprie competenze e per gli impegni assunti avrebbe dovuto portare avanti interventi di messa in sicurezza che non ci sono stati e che erano stati programmati”.