Campli. L’ufficiale giudiziario, che doveva eseguire un decreto di sfratto, bussa alla porta, il sospettato (che da giorni, sistematicamente, evitava ogni controllo) apre l’uscio di casa ma i carabinieri lo stanano e così hanno via libera per effettuare una perquisizione.
E’ stato sfrattato dalla sua abitazione, nel centro di Campli, ma anche arrestato con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Mounir Ben Hassoun, 30enne marocchino. Il nord-africano, all’interno della suo alloggio, nascondeva circa 100 grammi di hashish, che da giorni stava cercando di vendere. L’operazione, compiuta dai carabinieri della locale stazione, diretta dal luogotenente Marino Capponi, si è perfezionata al culmine di una breve indagine, originata da alcune segnalazioni. Pare che il 30enne, infatti, nei giorni scorsi avesse avvicinato alcuni minorenni di Campli, ai quali aveva offerto del “fumo”. La compravendita, a quanto pare non si sarebbe perfezionata, ma i giovani avvicinati dal marocchino hanno segnalato la cosa ai carabinieri. Mounir Ben Hassoun, già noto alle forze dell’ordine, negli ultimi giorni aveva evitato qualsiasi rischio, guardandosi bene anche dall’aprire la porta ai militari. L’occasione per incastrare lo spacciatore si è materializzata questa mattina, quando un ufficiale giudiziario ha chiesto la collaborazione, come da prassi, ai carabinieri, per eseguire un’ordinanza di sfratto. I militari si sono appostati, hanno atteso che il marocchino aprisse la porta all’ufficiale giudiziario, si sono introdotti in casa e hanno rinvenuto lo stupefacente. Il giovane è stato arrestato, mentre lo sfratto per morosità è stato regolarmente effettuato.
