Teramo. Sciopero all’Arpa di Teramo, proclamato dalla Filt Cgil, per 8 ore il prossimo lunedì 28 febbraio dalle ore 9.30 alle ore 13.30 e dalle ore 16.30 alle ore 20.30. Dopo lo sciopero di 4 ore dello scorso11 febbraio, secondo il sindacato, l’azienda nonostante abbia completato l’inchiesta amministrativa interna promossa al fine di accertare concretamente ed integralmente i fatti evidenziati dalla Cgil in materia di discriminazione normativa ed economica tra il personale dipendente, non intende in alcun modo rendere noti i risultati dell’inchiesta e le eventuali determinazioni.
“Non è più accettabile – ha dichiarato Aurelio Di Eugenio, segretario provinciale Filt Cgil – il silenzio assordante dei Vertici aziendali, con ricadute negative che i cittadini utenti debbono continuare a sopportare da questa situazione. Per questo noi chiediamo scusa a tutti gli utenti del servizio di trasporto pubblico, per i disservizi che l’agitazione produrrà ma lo sciopero è il solo strumento democratico che ci permette di far valere le nostre ragioni e quelle dei tanti lavoratori del settore. Abbiamo chiesto insistentemente al fine di chiarire se le denunce fatte da questa organizzazione fossero fondate, se lo fossero solo in parte o se al contrario i comportamenti adottati siano stati in linea con gli interessi aziendali ed imparziali nei riguardi del personale. I presunti atti di grave imparzialità nell’assegnazione dei provvedimenti disciplinari per il personale dipendente sono atti del tutto anomali in un’azienda pubblica di trasporto di proprietà regionale e questo comportamento aziendale inusuale e, a nostro avviso arrogante, pretestuoso e lesivo dei diritti dei lavoratori, che sta facendo degenerare il normale confronto sindacale, aprendo una evidente spaccatura tra i lavoratori della sede”.
Per Di Eugenio l’Arpa, finanziata per 2/3 dalle risorse statali e regionali e per il restante un terzo dalle tasche dei cittadini attraverso il pagamento del biglietto, non può permettersi di “aggirare leggi e regole ed allo stesso tempo attuare trattamenti diversificati e gravemente imparziali tra i lavoratori dipendenti”.