Tradotto in soldoni: le attività musicali non possono essere limiate da ordinanze o regolamenti, ma sono strettamente legate alla norma nazionale, che consente di poter far musica fino alle 4.
In apparenza sembra essere un ragionamento tortuoso, in realtà è una vera e propria specifica figlia di una sentenza passata in giudicato, con la quale il giudice di pace di Teramo ha accolto il ricorso della proprietà del locale contro una delle 5 multe, per sforamento degli orari musicali, rimediate nel 2015. Ebbene, una delle multe è stata annullata dal giudice. Il Comune (che invece ha vinto in primo grado altri 4 ricorsi, però impugnati) non si è opposto, ragione per la quale lo stesso dispositivo è passato in giudicato.
Sentenza, che nel caso di specie, apre scenari nuovi, considerando anche quella che è la situazione legata agli orari musicali. Il legale del Manakara, Fabrizio Antenucci, ha proceduto ad un atto di significazione, ossia una notifica della sentenza alla caserma dei carabinieri di Alba Adriatica. Procedura similare ad una notifica, che nel caso in questione porta a conoscenza delle forze dell’ordine di un atto giudiziario (sentenza) esecutivo.
” La questione non è di poco conto”, commenta l’avvocato Antenucci, ” perché chiarisce un aspetto sostanziale. Il Manakara è una discoteca tutti gli effetti e dunque vengono applicate le norme in materia per quanto riguarda gli orari. Di sicuro, non possono essere fatte multe per sforamenti degli orari musicali. O meglio, l’elemento di riferimento non sono le ordinanze o il regolamento, ma la normativa sui locali da ballo. Un conto è il Garden Lido, che è uno stabilimento balneare, altro discorso il Manakara che nasce con altre finalità ed ha altro tipo di autorizzazioni”.
Passaggio, quello fatto dal legale teramano, anche per arginare il fatto che nel 2016 le forze dell’ordine hanno già elevato 4 sanzioni, da 516 euro ciascuna, alla proprietà sempre per la questione degli orari.
Passaggio importante, in ogni caso, che poi si innesta anche nelle polemiche nate da parte dei gestori di alcune attività del regolamento sugli orari della movida, licenziato nelle scorse settimane dal commissario straordinario, Francesco Tarricone.