“A quasi due mesi da questo provvedimento” sottolinea Topitti, “nonostante la ditta Catellani si rechi quotidianamente presso gli uffici competenti del comune di Teramo ( tra settore patrimonio e lavori pubblici) ancora non riesce ad ottenere le autorizzazioni amministrative necessarie per riprendere la propria attività”.
Intanto la ditta interessata rimane impossibilitata a svolgere la propria attività, mentre i cittadini che non possono usufruire della struttura. “Si ritiene” tuona il presidente di Confesercenti “che i dirigenti lautamente retribuiti a spese della collettività, più che ostacolare, debbano fare il loro lavoro e dare risposte concrete alle esigenze, nell’ambito del rispetto delle norme vigenti, sia delle imprese che della collettività nel suo complesso. Non si capisce perché a distanza di tutto questo tempo la ditta Catellani non possa ottenere tutti i nulla osta necessari. A Teramo ancora una volta assistiamo alla pratica del metodo “due pesi – due misure”: mentre in brevissimo tempo è stata autorizzato l’esercizio della pista di pattinaggio a piazza Martiri in pieno centro della città, non riusciamo a capire come mai si creino tante difficoltà ad una ditta storica di Teramo. Facciamo un appello, in particolare al sindaco in prima persona, ad interessarsi al caso per far sì che al più presto la ditta Catellani possa ottenere tutte le autorizzazioni necessarie (ribadiamo nel rispetto della normativa vigente, sia in materia di occupazione di area pubblica nonché di rispetto delle norme di sicurezza), ma soprattutto per rispondere alle necessità delle famiglie che hanno l’esigenza di usufruire di tale servizio. Facendo presente che la primavera è alle porte, evidenziamo che i ritardi burocratici ad oggi hanno negato l’opportunità alla collettività di usufruire del servizio, e alla ditta di lavorare in un periodo di ottime condizioni climatiche che facilitano le attività ricreative all’aria aperta”.