La delimitazione dell’area realizzata con una semplice corda retta da paletti in legno è stata vandalizzata ormai da mesi e, nonostante i numerosi solleciti del WWF, non viene sostituita dall’amministrazione Comunale.
Purtroppo né in quel giorno né nelle settimane successive è stato fatto nulla. Come volontari del WWF siamo sempre stati disponibili a collaborare gratuitamente, svolgendo azioni di pulizia e educazione ambientale, mettendo a disposizione materiale e strumenti per i pannelli esplicativi e per la piantumazione dei gigli di mare e per l’osservazione dei fratini. Però non ci possiamo sostituire totalmente all’amministrazione Comunale che, nonostante solleciti settimanali, da mesi continua a non rispondere”.
Il WWF chiede che nel tratto di spiaggia vengano ripristinati al più presto paletti e corde per indicare chiaramente che in quell’area non è possibile transitare al fine di consentire la nidificazione dei fratini e la crescita dei gigli.
“A inizio settimana abbiamo rivolto un ultimo appello al Sindaco perché intervenga in prima persona. Siamo ormai in piena stagione turistica e i turisti, lo scorso anno, in più di un’occasione, avevano dimostrato di apprezzare l’iniziativa che, va ricordato, è stata la prima in Abruzzo. Ci auguriamo che il Comune albense possa continuare ad essere un esempio per le altre Amministrazioni non solo regionali, visto che questa esperienza è stata presentata in workshop regionali e nazionali come quello che si è tenuto lo scorso aprile alla Fiera Internazionale per il Turismo Naturalistico e il Birdwatching a Comacchio”.