Le polemiche, ovviamente, non sono tardate ad arrivare. In prima linea i genitori delle scolaresche, che ogni giorno affollano i trasporti pubblici per raggiungere le scuole o, più semplicemente, il centro storico per passeggiare e incontrare i propri amici. I teramani lamentano anzitutto l’aumento del costo dell’abbonamento: con l’eliminazione di alcune corse, infatti, raggiungere delle zone della città sarà più complesso, in quanto i cittadini dovranno cambiare in alcuni casi linea. “Questo significa” lamenta una mamma “che dovrò acquistare per mio figlio un altro tipo di abbonamento più costoso, oltre alla possibilità di fare ritardo e alla preoccupazione di saperlo in giro in attesa di cambiare autobus con tutto ciò che ne deriva”.
Le principali polemiche arrivano, però, dal popoloso quartiere di Colleatterrato, che ha subito forse più di ogni altra zona il taglio delle corse bis delle linee 1 e 1 barrato. Mantenute nella fascia mattutina, le linee in questione sono state infatti soppresse già a partire da metà giornata, complicando notevolmente il ritorno a casa di studenti e pensionati che, in alcuni casi, questa mattina si sono trovati a perdere la corsa e a dover aspettare la successiva a causa dell’eccessivo affollamento.
Non solo. “Troppi ritardi” tuonano, infatti, i teramani. Il riferimento è a linee come la 4 che, non transitando più in aree come Piano Solare e Campo della Fiera, accumulano necessariamente ritardo. “Senza contare il fatto” aggiunge un pensionato “che persone anziane come me devono raggiungere fermate troppo lontane e aspettare al freddo un autobus che tarda ormai ad arrivare”.