Migliorare la qualità delle acque fluviali attraverso dei progetti di fitodepurazione. Si svolgerà domani alle 16, a Villa Filiani, la seconda seduta dell’Assemblea del “Contratto di Fiume del Cerrano”, cui parteciperà, oltre ai sindaci del comprensorio Pineto-Atri-Silvi, anche il neoeletto primo cittadino rosetano, Sabatino Di Girolamo.
Nonostante, infatti, il contratto in questione non investa il Fiume Vomano ma solo i torrenti minori Calvano, Foggetta, Cerrano e Concio, l’esperienza sul depuratore che i due Comuni di Pineto e Roseto hanno sulla foce del Vomano sarà presentata per un miglioramento di quell’impianto e come esempio per altre esperienze.
Si tratta di un progetto di fitodepurazione da inserire come trattamento terziario delle acque del depuratore che consente di abbattere i picchi di inquinamento e i grandi carichi dovuti alle piogge torrenziali sempre più frequenti. E a parlarne saranno Lino Ruggeri e Marta Pacioni che spiegheranno come questa idea sia da sottoporre a finanziamento europeo nel 2017 denominato AFRAID (Alosa Fallax River Adriatic In Danger) e servirà come stimolo per provare a sposare ulteriori progetti di questo tipo anche all’interno del Contratto di Fiume del Cerrano o anche sul depuratore di Silvi alla foce del Piomba.
Nella seconda parte dell’incontro, aperta al dibattito assembleare, con il presidente dell’AMP, Leone Cantarini, a coordinare i lavori, Ottavio di Carlo presenterà i progetti già presenti nel Contratto di Fiume e Patrick Alesi quello che sarà un nuovo progetto inserito per tentare di risolvere la problematica gestionale delle foci dei fiumi cementificate negli anni passati, quando ai fiumi non si dava la giusta importanza.
La chiusura dei lavori sarà tenuta dai tre sindaci del comprensorio.