Giulianova. Un grido di dolore si alza forte e chiaro dalle dodici nuove palazzine di via Parini al Lido. A parlare sono i proprietari delle cinquanta unità immobiliari che sono stufi di assistere al sistematico degrado del parco comunale ubicato appunto tra l’agglomerato urbano e via Montello.
“Da mesi sollecitiamo assessori e consiglieri comunali di maggioranza, ma non c’è verso che qualcosa accada”. Del resto l’incuria in cui è caduta la zona è palpabile a vista. Erbacce alte un metro e più che non consentono ai bambini della zona di poter giocare all’aria aperta. Ma i residenti rincarano la dose: “Abbiamo notato topi aggirarsi tra la folta vegetazione ed anche qualche biscia. Per non parlare delle fastidiose zanzare che abbondano come non mai. Nascosto tra la fitta vegetazione –aggiungono- si scorge anche un tubo di scarico in eternit che ad ogni raro intervento di bonifica viene in parte scheggiato e polverizzato sprigionando pericoloso amianto”.
A pochi metri, verso est, proprio lungo la via Parini, i resti di una villa pre-romana posizionati su area comunale. Anche i reperti archeologici sono stati invasi da una fitta vegetazione senza possibilità di una diversa strategia. Anche qui le segnalazioni sono state effettuate da oltre dieci anni, ma orecchie sorde hanno sempre fatto cadere tutto nel profondo silenzio.
A tutto ciò si aggiunga che il parco comunale oggetto di proteste da parte dei residenti è praticamente la porta d’ingesso della “via Crucis” e, quindi, al Santuario della Madonna dello Splendore. Una meta turistica molto gettonata che fa a pugni con il degrado dell’area verde.