Appartengono all’ordine degli Isopodi e sono piccoli crostacei della famiglia delle pulci di mare. Mai come quest’anno in riva all’Adriatico, lungo tutta la fascia costiera teramana, si erano notati così tanti piccoli crostacei.
Il nome di questo organismo è Idotea e prolifera tra le alghe. Le calde temperature di questi giorni e l’apporto, purtroppo, dei fiumi favoriscono la proliferazione di questo particolare parassita del mare, comunque del tutto innocuo per l’uomo.
A volte, infatti, è fastidioso in quanto il carapace, essendo dotato di un esoscheletro, sfiorando la pelle delle persone in acqua, dà la sensazione di una puntura. L’Idotea è facile da notare in riva al mare, tra le alghe, come in questi giorni, attirando l’attenzione di bagnanti curiosi che spesso scambiano questi piccoli parassiti per animali velenosi. Ma non è affatto così.
Intanto nei tratti di spiaggia libera tra Cologna e Roseto i turisti hanno fatto notare la scarsa pulizia dell’arenile, invaso dalle alghe spiaggiate dalle correnti marine. In passato la rimozione dei sedimenti lungo la spiaggia libera veniva assicurata da una squadra di operai comunali.
Basterebbe davvero poco per offrire un servizio atteso. Magari anche chiedendo ai concessionari confinanti di occuparsi della pulizia anche nei tratti di spiaggia libera. Purché i cumuli di alghe vengano rimossi in fretta, evitando che marciscano al sole, liberando un odore pungente e fastidioso come accade in questi giorni, visto che l’insalata di mare resta sulla battigia.