“Sogesa ci comunica di non essere in grado di stabilire la data per il pagamento dei nostri stipendi”, fa sapere Mimmo Daniele della Rsu, “però nei giorni scorsi ha saputo immediatamente inviarci delle lettere di contestazione quando avevamo bloccato la raccolta dei rifiuti per il mancato rispetto di un accordo che la Sogesa stessa aveva preso dinanzi al Prefetto di Teramo per il pagamento della tredicesima e tutti gli altri adempimenti”. All’assemblea di lunedì mattina sono stati invitati a partecipare i Sindaci dell’area Cirsu, quindi dei Comuni di Giulianova, Roseto, Mosciano, Notaresco e Bellante. Il quadro della situazione al momento è piuttosto complicato, anche perché da circa tre settimane i lavoratori sono in stato di agitazione per la mancata convocazione di un incontro che era già stato concordato proprio in occasione di un vertice in prefettura ad inizio dicembre. “Ci sono impegni disattesi in relazione alla stabilizzazione dei lavoratori precari”, sostengono le organizzazioni sindacali di categoria, “non sono stati inoltre erogati i buoni pasto nell’ultimo semestre. Tra le cose disattese anche la mancata erogazione delle indennità individuali previste contrattualmente in base alle diverse mansioni professionali. Inoltre da parte dell’azienda non riscontriamo alcuna volontà di un confronto costruttivo sul futuro industriale del sito di Notaresco”. Le maestranze non vogliono assolutamente creare disagi ai cittadini. Ma il rischio di un nuovo stop della raccolta dei rifiuti su tutto il territorio a questo punto appare reale. Nei mesi scorsi, in occasione dello sciopero dei lavoratori Sogesa e per le difficoltà che Sogesa stessa aveva incontrato nel conferire i rifiuti nelle altre discariche, alcuni Comuni hanno vissuto una situazione di assoluta emergenza, con non pochi disagi per la popolazione, soprattutto a Giulianova, a Roseto e a Mosciano.