Quasi sessanta metri di spiaggia fronte mare spazzati via negli ultimi 5 anni. Difficoltà a sistemare ombrelloni e sdraio, anche perché la situazione, senza alcun intervento, è destinata a peggiorare.
Lanciano il grido d’allarme gli operatori balneari di Alba Adriatica, soprattutto per via della mareggiata da Levante di queste ultime ore che ha raggiunto persino alcuni chalet, costretti a sistemare delle tavole di protezione per impedire che le onde lunghe potessero raggiungere i locali al chiuso. Il mare è avanzato di diversi metri, sino a raggiungere le prime tre file di ombrelloni. Gli operatori turistici da tempo chiedono un intervento da parte della Regione.
“Abbiamo sollecitato la Regione”, ha ricordato Giancarla Stipa, responsabile di Albatour, “qua ogni anno perdiamo metri e metri di arenile. Non sappiamo più dove sistemare gli ombrelloni”. Dito puntato contro il ripascimento morbido eseguito a nord del torrente Vibrata, quindi a Martinsicuro e a Villa Rosa. La sistemazione dei pennelli sarebbe una delle cause che ha accentuato il fenomeno erosivo ad Alba Adriatico, soprattutto a ridosso della bambinopoli.
“La sistemazione dei pennelli in quelle zone”, ha aggiunto Stipa, “ha accentuato il fenomeno erosivo. Noi chiediamo delle soluzioni, che siano la sistemazione di barriere al largo o di reefbull come quelli adottati a Riccione”. Istituito un tavolo tecnico con la partecipazione dell’assessore regionale Dino Pepe e il direttore del Genio Civile per le Opere Marittime Carlo Visca.
Il Comune di Alba si è fatto portavoce delle istanze degli operatori locali. “Vogliamo che la Regione affronti la questione seriamente”, ha puntualizzato il sindaco Tonia Piccioni, “altrimenti fra qualche anno non avremo più una spiaggia”.
Dopo la mareggiata, gli addetti hanno dovuto risistemare le prime file di ombrelloni. Ma il problema erosione interessa anche la spiaggia di Pineto. A ridosso della pineta i titolari di chalet hanno dovuto portare via sdraio e lettini, raccogliere la passerella in attesa che la situazione migliorasse, sperando che la stagione non sia del tutto compromessa. A protestare sono anche i turisti che si sono ritrovati senza il loro ombrellone. Intanto le associazioni di categoria hanno chiesto la sospensione per il pagamento di oneri e tributi.