Giulianova. Proseguono le indagini degli inquirenti sull’omicidio di via Verdi a Giulianova Lido, avvenuto mercoledì pomeriggio e che ha portato alla morte di Paolo Cialini, 47enne tecnico informatico.
Questa mattina Dante Di Silvestre, il 60enne accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, ha risposto alle domande del gip Domenico Canosa che nel pomeriggio deciderà sulla convalida del fermo.
Il Procuratore Antonio Guerriero, nel frattempo, questa mattina ha precisato che stanno cercando testimoni per verificare la testimonianza della bimba, la figlia di 7 anni di Cialini presente durante l’accoltellamento. Gli inquirenti, al momento, non sono convinti che qualcuno abbia aiutato Dante Di Silvestre, caldaista accusato di omicidio, sia nella prima colluttazione sia nella seconda, quando il 60enne avrebbe colpito Cialini.
Il Procuratore ha smentito qualsiasi altra pista (che da giorni circola in città) e ipotizzato “un’altra ferita sul corpo di Cialini” che troverebbe riscontri dall’esame autoptico, effettuato dal dottor Sciarra.
Sempre nella giornata di oggi la salma di Paolo Cialini è stata riconsegnata alla famiglia, che ha allestito la camera ardente, dalle ore 12 di oggi, all’obitorio dell’ospedale di Giulianova. I funerali saranno celebrati sabato alle ore 15:30 nella chiesa di San Pietro a Giulianova Lido.
Di Silvestre è difeso dall’avvocato Gennaro Lettieri, con l’ausilio della collega Nadia Baldini.