Il “caso vongolari”? Solo “una tempesta in un bicchier d’acqua”. E’ quanto sostengono il consigliere regionale Emilano Di Matteo, il presidente del consiglio provinciale Mauro Martino e il vicesindaco del Comune di Silvi Enrico Marini che, in qualità di componenti del Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, chiedono all’unanimità che sia convocata l’Assemblea con la massima urgenza.
E aggiungono: “senza spirito di polemica, è necessario che il Comune di Pineto contribuisca in proporzione alle quote detenute (45%) per le attività del Parco: ad oggi è l’unico Ente consorziato a non aver versato nemmeno un euro”. Gli stessi firmatari della nota ricordano, inoltre, che lo scorso 1 dicembre si è riunita l’assemblea del Parco, convocata dal sindaco di Pineto, Luciano Monticelli. Dopo un’ampia discussione l’assemblea all’unanimità ha invitato il Presidente del Consiglio di Amministrazione, sempre Monticelli, a rimettere entro 15 giorni un progetto tecnico amministrativo per dare una risposta alle esigenze rappresentate dal CoGeVo con il quale dovrà essere condiviso ed approvato. “Il presidente del Cda ha semplicemente dato esecuzione al mandato conferitogli, lavorando alacremente per trovare una soluzione ad un non semplice problema. L’accordo con il CoGeVo è stato auspicato da tutti e lo si sta conducendo nel senso indicato dall’assemblea. Il fatto che spetta al Ministero l’ultima parola è cosa evidente, correttamente evidenziata dal presidente D’Orazio. Con tutti gli sforzi possibili è difficile capire la presa di posizione del sindaco Monticelli, davanti ad una realtà così chiara ed inequivocabile”. Per evitare il protrarsi di questa situazione Di Matteo, Martino e Marini, in rappresentanza dei rispettivi Enti, chiedono dunque al sindaco Monticelli la convocazione urgente dell’assemblea per definire non solo la questione del CoGeVo ma anche e soprattutto le attribuzioni dovute dagli Enti consorziati all’AMP del Cerrano. “Auspichiamo” concludono “che il lavoro del presidente D’Orazio e dell’intero Cda dell’Area Marina Protetta non venga più ostacolato ma sostenuto ed incoraggiato in un clima di proficua collaborazione”.
La replica di Nerina Alonzo.“Il presidente Benigno D’Orazio non avrà un centesimo se non presenterà prima un bilancio preventivo e un progetto valido di intervento e di sviluppo dell’Area Marina Protetta del Cerrano”.
Così replica l’assessore all’ambiente del Comune di Pineto Nerina Alonzo al consigliere regionale Emiliano Di Matteo, il presidente del consiglio provinciale Mauro Martino e al vice sindaco di Silvi Enrico Marini i quali in una nota hanno richiesto la convocazione urgente dell’Assemblea dell’AMP ricordando allo stesso Comune di Pineto “di essere l’unica amministrazione a non aver ancora versato le quote dovute al Parco”.
“Se ci si riferisce ai famosi 40 mila euro di quota parte”, spiega l’assessore Alonzo, “i richiedenti devono sapere che la nostra amministrazione li ha investiti tutti in passato per le attività di promozione del Parco Marino. Per tutto il resto voglio ricordare al presidente D’Orazio e a quanti hanno firmato quel documento di convocazione dell’assemblea e di richiesta di versamento della quota spettante al nostro ente, che l’AMP ha un fondo di dotazione complessivo che ammonta a 356 mila euro per lo start up. Vorremmo quindi vedere un bilancio preventivo perché si ha a che fare con fondi pubblici che vanno amministrati con criterio e sulla base anche di un valido progetto. Noi ad oggi non abbiamo nulla in mano”.
L’assessore Alonzo ha poi ricordato che il Comune di Pineto ha sempre seguito la strada della massima trasparenza. “Siamo pronti a fare la nostra parte”, ha aggiunto la responsabile dell’ambiente, “ma vogliamo che vengano seguiti tutti i passaggi in modo corretto. Il presidente D’Orazio farebbe bene ad occuparsi seriamente dell’Area Marina Protetta del Cerrano. Per quanto riguarda Regione, Provincia e Comune di Silvi, un filone di centro destra, stanno avallando un’attività illegittima in quanto non si mettono a disposizione fondi senza un bilancio di previsione e senza un progetto valido. Noi siamo stati sempre in prima linea per la creazione del Parco. Ed oggi che abbiamo ottenuto tutte le autorizzazioni, la gestione è stata affidata a chi a suo tempo di era opposto all’istituzione dell’AMP. Scelte politiche discutibili. Ripeto, prima il bilancio preventivo, poi le somme”.
Intanto, il presidente dell’assemblea dell’AMP Luciano Monticelli ha annunciato che bisognerà attendere gennaio per la convocazione dell’assemblea stessa, ricordando che l’ipotesi di richiedere una sfiducia al presidente del Parco Benigno D’Orazio è tutt’altro che remota.