Alba Adriatica, strisce blu attive dal 15 giugno: scatta sosta a pagamento sul lungomare

Alba Adriatica. Ottantadue giorni di strisce blu. Da domani, mercoledì 15 giugno e fino al 4 di settembre. Circa 700 posti auto sui quali, per sostare, bisognerà pagare la classica gabella.

 

Prendono il via domani, sul lato est del lungomare Marconi di Alba Adriatica, i parcheggi a pagamento.

In anticipo di un paio di settimane rispetto agli anni precedenti e questo perché sul piano organizzativo una serie di aspetti burocratici sono stati pianificati con anticipo.

 

Di recente, attraverso un bando di gara, è stato individuato il concessionario del servizio che si occuperà di gestire i parcheggi sul lato est della riviera, tranne le piazzette. Pagamento che sarà soddisfatto attraverso il ticket rilasciato dalle apposite macchinette, installate negli ultimi giorni sulla riviera.

 

Per quanto concerne le tariffe, resta tutto invariato rispetto allo scorso anno, con periodo di copertura dalle 9 del mattino all’una di notte (e dunque con alcune varianti rispetto a quello che accade nella vicina Tortoreto).

 

La sosta oraria dalle 9 di mattina alle 20 avrà un costo di 0,50 centesimi, costo che sale ad 1 euro dalle 20 all’una di notte.

 

La tariffa giornaliera (dalle 9 alle 20) è pari a 3 euro. Sono previsti degli abbonamenti (20 euro il settimanale, 50 euro quello mensile), mentre per i residenti, limitamene alla vettura di proprietà il costo mensile è di 35 euro. Stesso costo (ma per due autovetture) per i titolari di attività economiche con sede legale o operativa sul lungomare Marconi.

 

Per l’intero periodo di attivazione delle strisce blu, per residenti ed operatori è possibile sottoscrivere un abbonamento ad un costo di 60 euro.

 

Nell’ordinanza di istituzione delle aree di sosta a pagamento, a firma del responsabile dell’ufficio vigilanza, il comandante Daniela D’Ambrosio, viene riproposto il divieto di parcheggio (anche pagando) di tutti i mezzi diversi dalle autovetture. E dunque permane il divieto per i furgoni, che spesso e volentieri rappresentano l’elemento di congiunzione tra la filiera dei venditori abusivi e il litorale affollato dai turisti.

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