Assistenti scuola senza stipendio da febbraio a Giulianova, Mosciano e Bellante

Giulianova. Senza stipendio da febbraio. E’ la situazione di un centinaio di lavoratori che tutti i giorni garantiscono il servizio di assistenza scolastica agli alunni e studenti diversamente abili dei Comuni di Giulianova, Bellante e Mosciano.

Una situazione di estrema difficoltà senza perdere mai la dignità di lavoratori. “Siamo operatori del sociale e con dedizione e amore ci occupiamo del supporto e dello sviluppo delle autonomie personali dei ragazzi diversamente abili. Svolgiamo il nostro operato nelle scuole dei comuni di Giulianova, Mosciano e Bellante. Non voglio dilungarmi nell’elencare quanto la nostra figura sia importante nel lavoro sinergico tra scuola e famiglia, non ci interessano le lodi. Quello che più preme è che noi operatori non percepiamo ancora gli stipendi di febbraio, marzo, aprile e tra poco si aggiungerà anche maggio alla lista. Pur continuando a lavorare senza retribuzioni, siamo arrivati allo stremo perché non possiamo più andare avanti!”

La denuncia arriva da una delle centro lavoratrici senza nessuna retribuzione da mesi: “Vi assicuro che per una famiglia monoreddito come la mia è praticamente impossibile vivere! Perché la mia dignità di essere umano deve essere calpestata? Si, perché le bollette scadono, abbiamo necessità di nutrirci, a volte ci ‘concediamo’ delle cure mediche. Non posso certo dire ai fornitori di acqua, luce, gas che pagherò appena posso, il supermercato non fa credito, le assicurazioni non aspettano… e noi? Perché ci dobbiamo umiliare quotidianamente quando i nostri stipendi sono fermi da qualche parte? Lo stipendio è un diritto e nessuno può permettersi di lacerare la nostra dignità personale! Qualcuno dell’Ambito Sociale Tordino, della Provincia e della Regione se la sente di darmi una risposta? O meglio, se la sente di vivere solo per un mese quello che stiamo vivendo noi? Una risposta al perché, seppur lavorando, devo umiliarmi davanti ai miei figli dicendo ‘ragazze, anche oggi dobbiamo arrangiarci!'”.

Una testimonianza che non può non essere ascoltata, anche se l’Ambito Sociale al momento si ritrova senza Consiglio d’Amministrazione.

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