Assoluzione con formula piena. Questa la sentenza pronunciata dal Tribunale di Teramo nella persona del giudice Roberto Veneziano, che ha sancito la fine del processo che vedeva D.G., 49enne, imputato di omicidio colposo per la morte di uno scooterista, Stefano Campana, avvenuta nel dicembre del 2013 dopo pochi giorni da un sinistro stradale verificatosi a Giulianova.
La Procura della Repubblica di Teramo, all’epoca dei fatti, aveva disposto l’autopsia sul corpo della vittima, originario di Udine, ritenendo che la morte dello scooterista fosse da ricondurre ai traumi riportati dallo stesso nel sinistro che lo aveva visto coinvolto.
A seguito di tali conclusioni il conducente dell’auto coinvolta nello schianto era stato rinviato a giudizio. Nel corso del processo, i consulenti di parte Dott. Pietro Alessandrini e Dott. Luciano Moretti, hanno provato a controvertere le conclusioni del consulente nominato dalla Procura, conclusioni disattese dalla relazione del consulente tecnico d’ufficio, Dott. Vincenzo Vecchione, nominato dal Giudice.
Nel corso dell’udienza di venerdì scorso, infatti, il Dott. Vecchione ha affermato che le lesioni traumatiche riportate dalla vittima nell’incidente stradale non hanno avuto alcuna capacità concorsuale o concausale con l’evento morte.
Dinanzi a tali conclusioni il pm, Greta Aloisi, non ha potuto far altro che chiedere quell’assoluzione dell’imputato che i difensori invocavano sin dall’inizio del processo.
“E’ stata fatta finalmente giustizia – hanno commentato l’Avv. Carla Gatti del Foro di Teramo e l’Avv. Chiara Schiavi del Foro di Ascoli Piceno – siamo estremamente felici dell’esito del processo”.