Silvi. Un luogo di “accesso” al Parco, accanto al naturale ingresso sud dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano. Sarà inaugurata sabato 18 dicembre alle ore 11, in Viale Po di Contrada Piomba, a Silvi Marina la tensostruttura di oltre 200 metri quadrati, che l’Area Marina Protetta ha appena installato e che ospiterà eventi, manifestazioni e iniziative umanitarie. Il grande gazebo sarà utilizzato, per un periodo limitato, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Silvi e vuole essere un segno di speranza per la riqualificazione della zona Piomba che versa in un grave degrado ambientale.
La “Porta del Parco” sarà inaugurata con una cerimonia alla quale parteciperanno autorità provinciali e regionali.
Nel pomeriggio, a partire dalle 16,30, seguirà un convegno dal titolo “Il sistema dei parchi e lo sviluppo del territorio”, con il patrocinio di Federparchi, al quale interverranno Rosario Cinque, ingegnere della società IMQ SpA di Milano, leader in Italia nel settore della certificazione, e Domenico Acierno, professore dell’Università Federico II di Napoli. Parteciperanno inoltre: Maria Cristina Tombolini, dirigente del Ministero dell’Ambiente; Gianfranco Mancini, presidente Gruppo Consorform, Gianfranco Giuliante, vice presidente Federparchi e Giampiero Sammuri, presidente Federparchi. La giornata terminerà con una degustazione dei prodotti tipici abruzzesi. A coordinare i lavori sarà Benigno D’Orazio, presidente dell’Area Marina Protetta. “L’iniziativa ha anche un forte valore sociale” ha detto il presidente Benigno D’Orazio “poiché crediamo che l’utilizzo di questa tensostruttura possa davvero rappresentare il volano per il rilancio dell’intera area Piomba. L’intento è ovviamente quello di rendere permanenti il ruolo e le attività di quella che definiamo non a caso la Porta del Parco”. Nella conferenza stampa di questa mattina si è parlato poi della questione delle vongolare. “Vogliamo raggiungere un clima di condivisione” ha spiegato D’Orazio “e per questo stiamo pensando ad una rigida disciplina di cui gli stessi vongolari saranno garanti: tempi limitati per la pesca, zone limitate, utilizzo di mezzi e strumenti di pesca poco impattanti”. Insomma, bene la pesca, ma ad una condizione: che tutti contribuiscano a rendere l’area sempre pulita ed alla portata di tutti. “Il problema è stato molto enfatizzato” ha concluso D’Orazio “ma è ancora più importante mantenere il mare pulito. E su questo c’è ancora molto da fare”.