Teramo. Domani pomeriggio, nell’ambito del Convegno organizzato dalla Questura di Teramo, alle ore 16.00 nell’aula tesi della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Teramo, dal titolo “Le droghe di nuova generazione”, interverranno il Dott. Valerio Filippo Profeta, direttore dei Ser.t della Asl di Teramo, e il Dott. Nicola Serroni, psichiatra dell’Ospedale di Teramo.
La presenza e l’uso delle cosiddette “smart drugs” o “droghe furbe” (così chiamate perché non perseguite o perseguibili dalla legge, in quanto non presenti come tali o come principi attivi in esse contenuti nelle Tabelle legislative delle corrispondenti leggi che proibiscono l’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope) è stato rilevato, purtroppo, anche in provincia di Teramo attraverso i controlli della Polizia Stradale. E’ importante, dunque, che genitori, insegnanti, educatori, e gli stessi giovani che normalmente fanno uso di queste droghe, conoscano meglio il fenomeno per poter prevenire le gravi conseguenze in termini di salute che derivano dall’utilizzo di queste sostanze.
La relazione di Profeta, dunque, si concentrerà in particolare sulla descrizione delle “smart drugs”: cosa sono, quanto sia veramente troppo facile acquistarle (spesso sul web), come riconoscerle.
A un genitore, ad esempio, potrebbe capitare che il figlio torni a casa con quelli che sembrano normalissimi sali da bagno, tisane, incensi, profumatori ambientali, che invece sono sostanze psicoattive che si usano per lo “sballo”.
Sarà Serroni, poi, ad informare su quelli che sono gli effetti nocivi sulla psiche a breve e lungo termine dell’uso delle “smart drugs”.
Gli effetti più frequenti, come chiarisce un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità, sono quelli a carico dell’apparato cardiovascolare, respiratorio e nervoso centrale: allucinazioni visive, psicosi, paranoie. Particolarmente sensibili i giovani che non hanno completato la crescita: le droghe attaccano il loro sistema nervoso, favorendo alterazioni cognitive, emotive e comportamentali.
Il convegno sarà dunque l’occasione per parlare di un fenomeno che– è ancora poco conosciuto, ma che può rivelarsi davvero molto pericoloso.
“Sono davvero molto soddisfatto di questa sinergia della ASL con la Questura e con tutti gli altri Enti territoriali” commenta il direttore generale della Asl Giustino Varrassi. “Lavorare insieme, ed essere capaci di mettere a sistema la collaborazione tra le varie Istituzioni, non può che condurre ad una migliore qualità di tutti i servizi pubblici”.