Mosciano, assalto portavalori, sindacato polizia: poco il personale su strada

Mosciano. L’assalto (fallito) al portavalori in transito sulla A14 ripropone il tema della sicurezza e dei controlli sulla tratta autostradale. E’ critica la posizione del Sap, sindacato autonomo di polizia.

I referenti provinciali del sindacato (Massimiliano D’Eramo Ascoli Piceno, Giampaolo Guerrieri Pescara ed Emilio Rajola Teramo) tornano a toccare un tasto “dolente” in materia di forze disponibili e di equipaggiamento.

 

L’intervento

Ancora una volta l’autostrada A14 è diventata teatro di scene da Assalto alla diligenza nel far west.
Dopo pochi giorni dall’assalto al portavalori nei pressi di Pescara, Cesena e, di qualche mese fa ad Ancona, registriamo un nuovo episodio a pochi chilometri dal nostro giardino.

 

 

Le statistiche dicono che i reati sono diminuiti e quelli denunciati registrano maggior ferocia nella loro consumazione. I vertici del Viminale interpretano i dati statistici con ottimismo mentre noi siamo portati a credere che, stante la sfiducia dei cittadini nelle istituzioni, non sono diminuiti i reati ma le denunce.

 

Quello che ci lascia perplessi è il fatto che nessuno, a parte il personale in servizio su strada, si stia preoccupando dell’escalation criminale. Nessuno ha adottato alcun provvedimento per prevenire questo tipo di reati,soprattutto a livello centrale. Il numero delle pattuglie su strada è rimasto invariato, il personale assegnato nelle ultime veline dei movimenti ministeriali nelle province interessate di Pescara, Teramo ed Ascoli Piceno è irrilevante rispetto alle reali esigenze operative di cui hanno bisogno queste province.

 

I mezzi in dotazione sono sempre più vecchi e con chilometraggi stratosferici, armi inadeguate come tipologia e volume di fuoco rispetto a quelle utilizzate da queste bande criminali, GAP assolutamente inefficaci a sopportare i colpi esplosi dagli AK- 47 kalashnikov, mancanza totale di addestramento professionale da parte del personale nel
tiro dinamico. Dobbiamo aggiungere che al personale della Stradale non viene fornito il doppio caricatore e neppure auto semi blindate così come avviene, invece, per le volanti.

 

In poche parole occorrono adeguati sistemi di sicurezza.
Per far comprendere lo stato di emergenza basta analizzare quanto accaduto ieri primo giugno, dove nella tratta autostradale Vasto – San Benedetto del Tronto, in entrambe le direzioni di marcia, era presente solo una pattuglia della competente Sezione Autostradale, peraltro distante dal luogo in cui era in corso la sparatoria contro il furgone blindato. Pertanto il centro di Coordinamento Autostradale di Pescara ha dovuto richiedere ausilio al personale dei posti di Polizia limitrofi al luogo del grave atto delittuoso, ovvero nella circostanza al Commissariato di PS di San Benedetto del Tronto e alla Sezione Polizia Stradale di Ascoli Piceno.
Fortunatamente sia il Commissariato sambenedettese che la Sezione Polizia Stradale di Ascoli Piceno hanno avuto la possibilità di inviare una volante ed un pattuglia in ausilio al personale della Polizia Stradale di Pescara che da sola non avrebbe potuto contrastare la violenta sparatoria in corso, e solo incidentalmente al loro arrivo i malviventi erano già fuggiti lasciando alle loro spalle mezzi bruciati ed una ventina di bossoli esplosi relativi ai proiettili indirizzati verso il mezzo blindato.

 

Questa volta è andata bene, ma la prossima volta, come andrà a finire?

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