Un fulmine a ciel sereno sul Consorzio che dopo i due incontri di Roseto con i sindaci e la Regione sembrava aver imboccato la strada giusta per uscire fuori dalla difficile situazione economica. Il decreto ingiuntivo, firmato dal presidente Sogesa, Gabriele Di Pietro, sembra aver spiazzato tutti visto che negli incontri dei giorni scorsi non era stato mai menzionato dai vertici della Sogesa. All’orizzonte sembra profilarsi il commissariamento della regione per il Cirsu, soluzione che potrebbe far felice alcuni sindaci del consorzio. Nel frattempo ieri sera i sindacati hanno raggiunto l’accordo per il pagamento dello stipendio di ottobre, novembre e tredicesima. Alle maestranze il salario sarà versato lunedì ma i rappresentanti sindacali sono sul piede di guerra. Serafino Masci (Cisl) chiede garanzie per il futuro di Sogesa e Cirsu e che al tavolo di confronto partecipino tutte le figure istituzionali preposte a risolvere la questione. Masci reclama soluzioni durature e non accordi validi per una settimana o un mese. I sindacati hanno spiegato che “i lavoratori Sogesa continuano a garantire il servizio per i cittadini che pagano la Tarsu e sono incolpevoli della situazione di emergenza. Senza un progetto serio saremo costretti alla mobilitazione”.
In giornata nuova visita della Guardia di Finanza a Grasciano. Le Fiamme Gialle stanno controllando tutta la contabilità di Cirsu e Sogesa dal 2007 ad oggi. Nei prossimi giorni torneranno a Grasciano per nuovi controlli.