Pineto protagonista del progetto “Life Primes” sull’adattamento ai cambiamenti climatici

Rafforzare il coordinamento tra i soggetti impegnati nella riduzione del rischio e negli interventi di emergenza, e sensibilizzare la popolazione sui temi dell’adattamento ai cambiamenti climatici, innalzando la consapevolezza sui temi della cultura del rischio e dell’autoprotezione.

Pineto e la località di Scerne sono state scelte tra le aree pilota del progetto europeo “Life Primes” per la resilienza delle zone a rischio alluvione. Il progetto, che rientra nell’ambito del programma europeo sulle strategie di adattamento ai cambiamenti del clima, vede come capofila l’Agenzia di Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna, e come partner l’ARPAE Regione Emilia-Romagna Servizio Idro Meteo Clima, la Regione Emilia-Romagna Direzione Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa, la Regione Abruzzo, la Regione Marche e l’Università Politecnica delle Marche. Dieci in totale le località che parteciperanno al progetto.

Oltre a Scerne, in Abruzzo è stata individuata anche Torino di Sangro, nelle Marche Senigallia e S. Benedetto del Tronto, e in Emilia Romagna le città di Imola, Mordano, Ravenna, Lugo, S. Agata sul Santerno e Poggio Renatico.

“Per noi è davvero un privilegio poter partecipare a questo progetto”, ha detto il sindaco Robert Verrocchio, “che serve ad aumentare la qualità della consapevolezza e della informazione in caso di eventi calamitosi. Scerne è stata riconosciuta come territorio estremamente delicato e come area pilota per far partire un modello nuovo di comunicazione per la Protezione Civile”.

Già a partire dai prossimi giorni, funzionari del Centro Funzionale della Protezione Civile della Regione Abruzzo e del Comune di Pineto inizieranno una serie di incontri informativi ed educativi con la popolazione.

“Il nostro impegno sul fronte della mitigazione del rischio idrogeologico”, ha aggiunto il sindaco, “continua ad essere massimo. Abbiamo fiducia che entro l’anno potranno partire i lavori della Provincia per la costruzione del nuovo canale di Scerne, che andrà ad alleggerire la portata del Vomano in caso di piena, e della costruzione del nuovo ponte Zappacosta, opera che la frazione di Borgo S. Maria aspetta da molto tempo”.

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