Un cittadino cinese, Jienluo Hu, di 35 anni, clandestino e senza fissa dimora, oggi, poco dopo l’ora di pranzo, è stato arrestato con l’accusa di rapina impropria. L’improvvisato Lupen dagli occhi a mandorla, servendosi di uno strano marchingegno (una sorta di spirale che viene inserita nella feritoia delle macchinette, che poi vengono mandate in tilt attraverso un campo magnetico), poco prima aveva iniziato ad armeggiare davanti ad un videopoker, installato in un bar della zona centrale di Villa Rosa. L’operazione messa in atto dal 35enne ha prodotto i suoi effetti, visto che ad un certo punto la macchinetta è stata letteralmente “scaricata” ed ha iniziato a sputare monete per 1.600 euro. Il cinese, in maniera vorace, ha iniziato a mettersi in tasca i soldi, ma è stato sorpreso dal titolare del bar, incuriosito dal rumore delle monete che uscivano dalla macchinetta a getto continuo. Il giovane, che aveva intascato appena 200 euro, è stato costretto alla fuga, ha strattonato il titolare del bar, che nel frattempo ha allertato il 112, per guadagnarsi una via di fuga. Una volta in strada, però, il 35enne si è imbattuto con un brigadiere in servizio al nucleo radiomobile della compagnia di Alba Adriatica (libero dal servizio), che ha immediatamente bloccato il fuggiasco, che è stato tenuto a bada al termine di una breve colluttazione. Nel frattempo, sul posto, sono arrivati i militari della stazione di Martinsicuro che hanno perfezionato l’arresto. L’utilizzo di tali apparecchiature artigianali per svuotare le macchinette installate nei bar, almeno nelle nostre zone, non è molto usuale. Un episodio simile si era verificato a Tortoreto, nel luglio del 2009, e anche in quella circostanza i carabinieri avevano arrestato alcuni cinesi.