In particolare, lo sviluppo dell’attività d’indagine ha permesso di individuare i due soggetti che, con false attestazioni, aprivano conti correnti in vari istituti ed uffici postali al fine di ottenere carnet di assegni e bancomat. Dopo aver svuotato i conti, i due vendevano anche singolarmente gli assegni, in bianco o solo con la firma del correntista, al costo di 300 euro ciascuno.
Gli assegni e le carte bancomat venivano utilizzate per acquistare beni o per ottenere denaro contante. Il malcapitato, quindi, realizzava di essere stato truffato quando provvedeva all’addebito in banca e gli veniva comunicato che gli assegni risultavano scoperti.
Nel corso delle perquisizioni la Guardia di Finanza, oltre a 27 assegni e 6 carte bancomat, ha rinvenuto altro materiale utile per il prosieguo delle indagini.