Un compleanno davvero speciale quello festeggiato da un arzillo nonnino, Cesare, di Valle Canzano che, per celebrare questa importante ricorrenza, ha compiuto un gesto semplice ma nello stesso tempo davvero straordinario. Come regalo ad amici e parenti che hanno voluto spegnere con lui le 80 candeline sulla torta, infatti, visto che “non aveva bisogno di niente”, ha chiesto ai suoi ospiti di indirizzare le cifre pensate in donazioni per finanziare le attività di ricerca della Fondazione Fibrosi Cistica.
Così, alla sua festa di compleanno, Nonno Cesare ha voluto che partecipasse anche Paolo Moretti, responsabile del Centro di referenza regionale all’ospedale di Atri al quale ha consegnato i 3300 euro di regali ricevuti. A ringraziare il “giovanotto di 80 anni” per il gesto di esemplare sensibilità e generosità, oltre a Moretti, anche una mamma della fibrosi cistica che ha voluto indirizzare a Cesare una lettera piena di riconoscenza.
“Caro Cesare, hai compiuto felicemente ottant’anni…ma il tuo è un compleanno speciale perché, interrogato dalla tua famiglia su come intendessi festeggiare e su quali regali desiderassi, hai dichiarato di non volere regali, perché non avevi bisogno di alcuna cosa.
A differenza di tanti, l’età ti ha portato la consapevolezza ed hai chiesto di dire a parenti ed amici di dirottare i regali che volevano fare a te verso un regalo più grande per qualcun altro e di fare una donazione per la ricerca finalizzata alla cura della fibrosi cistica.
Chissà perché ti è venuto in mente e come è nato il desiderio di riempire una provetta nelle mani di un giovane e sconosciuto ricercatore, per permettergli di trovare una cura per una malattia terribile, che toglie il respiro mentre distrugge i polmoni di tanti bambini e ragazzi.
Forse l’idea ti è venuta perché conosci uno di questi ragazzi, perché sei amico di suo padre e sai quanto è bello e intelligente e come è il suo sorriso e quante volte si sente così stanco da smettere per un po’ di sognare il suo futuro da informatico.
La tua festa è stata bellissima, così tante persone, la musica del du’ botte, la scatola piena di buste e dentro le buste i soldini che si trasformeranno in cose necessarie alla ricerca sulla conservazione degli organi espiantati per il successivo trapianto in quelli dei nostri ragazzi, che non ce la fanno più. Mi rimane dentro la tua semplicità, l’allegria e la forza di un vecchio sciatore e ciclista venuto dall’Oltrepo pavese ad invecchiare a Canzano.
Buon compleanno Cesare! Ed auguri per il tuo tempo futuro, che sarà pieno di forza ed allegria, di bei ricordi e di nuove cose da sognare. Sono sicura, siamo sicuri, che il tuo tempo sarà ancora lungo…. perché chi ama gli altri ama la Vita e chi ama la vita campa cent’anni!”.