%26%238216%3BPineto%2C+le+Virt%C3%B9+e+i+Granetti%26%238217%3B%2C+tutto+esaurito+in+vari+ristoranti
abruzzocityrumorsit
/cronaca/cronaca-teramo/235290-pineto-le-virtu-granetti-esaurito-vari-ristoranti.html/amp/

‘Pineto, le Virtù e i Granetti’, tutto esaurito in vari ristoranti

Pineto. Grande successo per “Pineto, Le Virtù e i Granetti”, la manifestazione dedicata ai due piatti tipici della cucina teramana, che ha fatto registrare il tutto esaurito in numerosi ristoranti di Pineto.

“Siamo molto felici che per il secondo anno ci sia stata una risposta positiva da parte delle persone e che i nostri ristoranti si siano potuti far conoscere sempre di più – ha commentato il sindaco di Pineto Robert Verrocchio –

L’anno scorso abbiamo avviato questo esperimento, e oggi possiamo dire che questa manifestazione entra di diritto nei grandi eventi della nostra città, perché riesce a coniugare il turismo con la qualità della nostra enogastronomia”.
“Pineto, Le Virtù e i Granetti” si protrarrà per tutte le domeniche del mese. Per tutto maggio, dunque, sarà possibile questi due piatti tipici, sino a che gli ingredienti naturali necessari per la loro preparazione saranno disponibili.

“Il nostro obiettivo è stato anche quello di andare a valorizzare sempre più, anche insieme all’Università di Teramo, all’Istituto Crocetti di Giulianova, e con Antonio Moscianese Santori, delegato dell’Accademia della Cucina, la ricetta originale di un piatto che affonda le radici nella storia, che è patrimonio di un intero territorio e che la città di Teramo ha saputo meritoriamente riscoprire – ha aggiunto il sindaco Verrocchio –

Ovviamente, e lo dico non solo in qualità di sindaco, ritengo che tutte le occasioni in cui il territorio viene promosso debba essere vista in maniera positiva, evitando inutili campanilismi che forse hanno anche limitato l’offerta turistica di un territorio bellissimo quale è quello teramano.

Credo ad esempio che tutti i ristoranti delle nostre colline, anche i più rinomati, possano e debbano diffondere la cultura del pesce, che non può rimanere confinata alla sola costa, perché un prodotto non lo si riuscirà mai a diffondere mettendo paletti, ma solo aprendosi, a meno che non si vogliano difendere interessi che nulla hanno a che fare con la promozione del territorio”.