Omicidio Teramo, trasferita in carcere connazionale della badante uccisa

omicidio_teramo_palazzinaTeramo. È stata trasferita nel carcere di Teramo la donna accusata dell’omicidio di Gabriella Baire, la badante eritrea trovata morta nella giornata di ieri in un appartamento di via Pannella.

La donna, T.L.A. di 56 anni, è stata infatti dimessa dal reparto di chirurgia dell’ospedale di Giulianova, dove ieri era stata raggiunta da un provvedimento di fermo per omicidio volontario dai carabinieri. Qui era stata tenuta in osservazione per tutta la notte, piantonata dai carabinieri e dalla polizia penitenziaria. La convalida del fermo ci sarà domani mattina, mentre per la giornata di mercoledi è prevista l’autopsia sul corpo di Gabriella Baire.

Gli inquirenti ritengono di aver chiuso il caso: la donna sarebbe stata, infatti, uccisa con un colpo di spranga alla testa al culmine di un litigio. Il corpo senza vita è stato poi nascosto in soffitta. Accanto al cadavere è stato trovato un tubo di ferro, l’arma del delitto, già sotto sequestro.

L’ipotesi più accreditata dagli inquirenti è quella dell’omicidio volontario legato a questioni economiche e lavorative fra le due bandanti che assistevano entrambe una ultracentenaria non autosufficiente.

 

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