Nuovo capitolo della querelle di Protezione Civile a Teramo, con la Cives, realtà presente da anni sul territorio, “insediata” da una nuova realtà, i Volontari della Gran Sasso d’Italia a cui il Comune di Teramo ha dato locali al Parco della Scienza.
“Il sindaco ci ha detto che non era a conoscenza del fatto che, questi volontari, svolgessero attività di Protezione Civile – ha detto questa mattina il presidente della Cives, Mauro D’Ubaldo – Pensava fossero volontari che avrebbero svolto manutenzione all’interno dei locali. Vogliamo crederci, anche se c’è stata superficialità negli uffici e ancora oggi non si conosce chi ha fatto richiesta di concessione dei locali”.
E prosegue: “Adesso il sindaco, in quanto massima autorità di Protezione Civile a Teramo, dovrebbe sospendere l’esecutività della delibera in attesa di capire se l’associazione ha violato il principio di territorialità che tra noi volontari è sacro. Se questa associazione di Mosciano ha questa insana idea di aprire una sede a Teramo, la risolveremo con il Centro Servizi Volontariato. Forse è il primo caso in Italia, di certo lo è in Abruzzo”.
Marcello Olivieri e TeramoViviCittà sono invece pronti all’esposto in Procura se la situazione non dovesse risolversi.
Tra l’altro nella nuova sezione di Teramo dei Volontari Gran Sasso c’è anche un dipendente comunale ed ex Cives. Domani la loro conferenza stampa in risposta.