Le richiesta dei lavoratori è sempre la stessa: far rimanere la produzione industriale a Roseto ed evitare il trasferimento della produzione in Puglia.
L’offerta del Comune di Roseto, un terreno per realizzare uno stabile di proprietà dell’azienda, è sempre valida e rappresenta una soluzione reale per risolvere i problemi sollevati dalla società.
L’incontro è ancora in corso e la speranza dei lavoratori e delle loro 83 famiglie resta viva.
“La vita e il futuro di un pezzo di società rosetana” commenta Marco Borgatti, portavoce della Federazione della Sinistra di Roseto “sono a rischio ed occorre che tutti, sindacati, partiti, cittadini rimangano uniti al fianco dei lavoratori. Non devono essere lasciati soli. Non possiamo lasciarli soli. I lavoratori sono in presidio sotto i cancelli dell’assessorato al lavoro già dalla prima mattinata ad urlare tutta la loro rabbia e i loro diritto a lavorare. E ricordano che i piani fissati nel 2009 per mantenere in vita lo stabilimento di Roseto sono stati ampiamente rispettati grazie al loro sudore ed impegno. La dirigenza non può e non deve rinnegare un impegno preso in accordo con tutte le parti sociali. Noi come sempre saremo in strada con loro ed invitiamo tutti i cittadini a partecipare con loro a difesa del diritto al lavoro e per difendere una importante e storica realtà industriale rosetana”.