Teramo. Vetrine distrutte a martellate e scritte offensive sui muri. Ad essere colpita la sede della Cisl, in viale Crispi a Teramo. L’agguato è avvenuto nella notte: le vetrine del Caaf sono state ridotte in frantumi e sui muri è comparsa la scritta “servi dei padroni“. Ferma la condanna del segretario generale Antonio Scuteri, accorso immediatamente sul posto.
“E’ un nuovo attentato alla cultura della democrazia dove deve prevalere il dialogo ed il confronto libero e non le vili e becere intimidazioni”. Sull’episodio è intervenuto anche il segretario generale della Filca Cisl di Teramo Giancarlo De Sanctis, che ha parlato di un “vile attacco”.
Stessa sorte è toccata anche alla sede della Cisl di Terni, davanti alla quale è stato trovato anche un pacco, probabilmente contenente uova.
“In questi anni di carriera sindacale” ha detto Enrico Borri, responsabile provinciale della Filca Cisl ternana “non mi era mai capitato di dover vedere certe cose non giustificabili da nessun valore politica, né sindacale. È sempre più difficile poter fare delle cose insieme ad un sindacato che annida tra le proprie fila dirigenti che non prendono le distanze da certi avvenimenti”.
Sull’accaduto indaga la polizia.
“Un gesto violento figlio di un clima preoccupante”. Così il presidente Valter Catarra ha voluto esprimere la sua solidarietà alla Cisl, la cui sede provinciale, a Teramo, così come accaduto in altre città d’Italia, è stata fatta oggetto di atti vandalici. “Preoccupazione e fermissima condanna per questo ennesimo gesto di intimidazione che mina la dialettica e il confronto democratico e sposta la protesta sul piano della violenza. Si tratta di episodi che non vanno sottovalutati, da condannare fermamente, per evitare che alimentino le già numerose fratture del tessuto sociale”.
L’episodio di intolleranza e vandalismo perpetrato ai danni della sede CISL di Teramo viene condannato anche dall’amministrazione comunale di Teramo.
“Il tentativo di far degenerare il clima politico-sindacale” fa sapere, infatti, Palazzo di Città “vuol proiettare il Paese verso scenari di fronte ai quali non è possibile rimanere indifferenti. Di ciò si fa protagonista una frangia estremista evidentemente non lontana da metodi e stile che sembravano appartenere ad altra epoca.
Le istituzioni, i partiti politici, le forze sane della società, debbono con forza ribadire l’importanza del dibattito, la necessità del confronto, l’ineluttabilità della contrapposizione, tutto da circoscrivere all’interno di una dialettica che abbia come principio di base, il rispetto delle posizioni e la tolleranza.
La Giunta Brucchi manifesta solidarietà agli esponenti della CISL e confida nell’operato delle Forze dell’Ordine, per l’individuazione dei responsabili del gesto, con la connessa azione di deterrenza e dissuasione”.
Solidarietà anche dalla Cgil di Teramo, sempre in prima fila contro ogni uso della violenza e intimidazioni, che condanna senza mezzi termini l’accaduto. “Le sedi sindacali, tutte le sedi sindacali, sono espressioni e luoghi fisici di esercizio della democrazia e della libertà collettiva ed individuale. Per questo, da chi ha in astio tali simboli e significati, vi è una virulenta espressione di odio, un odio che, in un ancora recente ed in un lontano ma non dimenticato passato, abbiamo conosciuto, contrastato e combattuto. La violenza, in qualsiasi forma si concretizzi, è nemica giurata delle lavoratrici e dei lavoratori, riduce gli spazi delle loro ragioni, condiziona la libertà di ognuno, si rende complice di chi li vuole sconfitti. La CISL sa che le nostre sono parole sincere e vere e che insieme, unitariamente, saremo in grado di assicurare sempre libertà di idee, espressioni e volontà”.
La Segreteria Provinciale e l’Unione Comunale di Teramo del Partito Democratico esprimono solidarietà alla Cisl di Teramo, condannando il grave atto vandalico verificatosi durante la scorsa notte. Il Pd contrasta ogni forma di violenza, soprattutto quella perpetrata nei confronti dei sindacati, da sempre al fianco del lavoro, vittime anch’essi della crisi economica e politica dei nostri giorni. Il Pd auspica che l’autorità giudiziaria individui al più presto chi ha commesso tale scellerato atto di inciviltà affinchè la democrazia torni protagonista.
Il coordinatore regionale dell’Udc, Enrico Di Giuseppantonio, a nome di tutto il partito, esprime la piena solidarietà al segretario generale della Cisl, Maurizio Spina, e a tutti i delegati sindacali.
“Denuncio come preoccupante lo scontro sociale che da qualche tempo si sta manifestando e che ha raggiunto purtroppo anche l’Abruzzo: ritengo che sia un tentativo di minare il dialogo e il confronto civile e democratico che forze politiche, sociali e produttive stanno portando avanti per favorire lo sviluppo e l’occupazione senza penalizzare né i lavoratori né la produttività. Alla violenza dei raid si risponde con la responsabilità e la capacità di proseguire con coraggio un dialogo che sta portando frutti positivi per l’intero Paese: la politica deve per prima dare l’esempio, creando le condizioni per un dibattito di alto profilo sulle prospettive e sulle azioni da mettere in campo per superare il momento di crisi che stiamo attraversando da ormai due anni. L’Udc, come sempre, è pronta a fare la sua parte, offrendo a tutti i livelli i suoi uomini e le sue donne come protagonisti attivi di questo confronto”.
Profonda solidarietà e vicinanza al segretario provinciale della Cisl Teramo e a tutto il sindacato regionale è stata espressa anche dal consigliere regionale Claudio Ruffini. “Simili atti di intimidazione sono ingiustificabili e vanno assolutamente condannati. La Cisl è un sindacato di grande storia e tradizione e le sue battaglie sono un esempio della rappresentanza democratica del nostro Paese. Con la violenza non si conquistano nuovi diritti ma al contrario si negano spazi al confronto. Questi atti hanno un disegno preciso, ovvero dividere ed allontanare sempre più i sindacati. Tutti dobbiamo batterci affinchè questo non avvenga ma al contrario si ritrovi coesione nel solo interesse generale.Il mio impegno andrà in questa direzione. Questo clima di tensione deve farci riflettere tutti affinchè la politica e i sindcati ritrovino quell’unità indispensabile di cui ha un grande bisogno il nostro Paese”.