Il natante era manovrato dallo stesso proprietario, un giovane pescatore di Pineto che è riuscito a tuffarsi in mare prima di essere risucchiato durante l’affondamento della stessa barca. Stava rientrando nel porticciolo dopo essere uscito in mare per salpare le reti. Sulle cause stanno ora indagando gli uomini dell’ufficio locale marittimo. Sembra che l’affondamento sia stato causato da una manovra del proprietario che ha cercato di evitare una zona insabbiata dell’imboccatura del porticciolo, considerata pericolosissima.
Dure le accuse del segretario della Federpesca Walter Squeo. “Da tempo abbiamo sollevato la questione”, ha affermato Squeo, “l’imboccatura e il canale del porticciolo devono essere sottoposti ad intervento di dragaggio per garantire una profondità minima di almeno tre metri per consentire le manovre in assoluta sicurezza delle imbarcazioni da pesca. Ma il nostro appello è caduto nel vuoto. Ed oggi si è rischiata una tragedia”. Sul posto sono intervenuti anche i mezzi di soccorso che hanno avviato tutte le operazioni di recupero dell’imbarcazione.