Teramo, emergenza rifiuti: parlano i presidenti di Cirsu e Sogesa

romagnoli_dipietroTeramo. Luigi Romagnoli e Gabriele Di Pietro, rispettivamente presidente del Cirsu e di Sogesa Spa non ci stanno e replicano con forza alle dichiarazioni rilasciate alla stampa locale dall’ex presidente del Cirsu Francesco Nardinocchi. “Sono stato fatto fuori perché non ero allineato ai poteri forti e ho detto no a Di Zio” aveva detto. “Sono voci distorte, al di fuori dalla realtà dei fatti” replica Romagnoli. E a supporto della nostra tesi presenteremo prossimamente tutta la documentazione”.

E a chi ha paventato sospetti circa un eventuale coinvolgimento del consorzio rifiuti nell’inchiesta che ha portato all’arresto dell’assessore Lanfranco Venturoni e dell’imprenditore Rodolfo Di Zio, dichiarano: “Assolutamente nessun coinvolgimento. Ma le dichiarazioni di Nardinocchi hanno fatto traboccare il vaso. Per questo abbiamo deciso di fare chiarezza, anche se aspettiamo di avere tutte le carte a disposizione”. Non bisogna fare altro che attendere, dunque.

Intanto in provincia di Teramo è emergenza rifiuti, dopo che i comuni di Giulianova e Roseto (che fanno parte del consorzio insieme a Bellante, Morro d’Oro, Mosciano e Notaresco), hanno bloccato i pagamenti perché contrari all’aumento delle tariffe per lo smaltimento (passate da 110 euro a 177 euro a tonnellata). Da qui la crisi finanziaria che ha investito il Cirsu e la Sogesa, braccio operativo del consorzio.

“Entro il 30 settembre” ha spiegato Romagnoli “sarà pronto il piano economico e si potrà finalmente mettere la parola fine a questa situazione di crisi”.

Nel corso della conferenza stampa di questa mattina, i due presidenti hanno affrontato anche la questione relativa alla nuova discarica di Grasciano 2. “Ultimamente” ha detto Di Pietro “si sta cercando di buttare ombre e sospetti sulla realizzazione della discarica. C’è una grande confusione. Grasciano 2 è stata progettata su un’area che per il 40% comprende un terreno di proprietà del Cirsu, per il 60% uno di proprietà di un privato, la Ecomax di Notaresco. Per la sua realizzazione si procederà ad una normale gara d’appalto europea ad evidenza pubblica, ma prima bisogna chiarire con quali modalità i terreni del Cirsu dovranno essere ceduti a Sogesa. A questo sta lavorando un team di legali. Siamo quindi in attesa del loro parere. Subito dopo si procederà all’invio della titolarità in Regione. Solo a quel punto potremo partire con i lavori”.

Marina Serra

 

 

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