A qualche mese dal suo insediamento come direttore generale, Mauro Mattioli ha presentato questa mattina la nuova sede dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo che nascerà a Colleatterrato, vicino “al Centro accreditato per la formazione veterinaria, anche in e-learning”, per dirla con parole sue.
51milioni di euro per realizzare l’opera, con count-down che partirà dalla firma del Masterplan, dal quale arriverà la più consistente parte per finanziare la nuova sede dell’Izs. Il resto sarà finanziato dal Ministero ed in parte con piano di alienazione.
“La Lorenzin? Non l’ho vista né sentita”, commenta Mattioli al proposito del Ministro alla Sanità che aveva avuto da ridire sulla sua nomina. Alla presenza del presidente del CdA, Manola Di Pasquale, Mattioli ha spiegato lo stato di salute dell’Izs, quanto lo stesso sia ormai punto di riferimento a livello europeo e non solo (gli USA si affidano a Teramo per verificare che i prosciutti in entrata rispettino tutti i criteri) e quanto punti al futuro per consolidare la propria posizione.
Con tanto di taglio degli uso degli animali per la sperimentazione (-50%), che ha trovato nuove tecniche per proseguire con la ricerca. Proprio il benessere degli animali è sempre più uno dei traguardi futuri dell’Istituto, oltre alla genomica: e pensare che ormai, per clonare un genoma umano, bastano poche decine di euro e qualche ora, come ha spiegato questa mattina Mattioli.