Dopo la vergognosa aggressione verbale ai danni del primo cittadino teramano, avvenuta ieri sera in pieno centro a Teramo, si riassumono così i provvedimenti adottati dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto Eugenio Soldà e riunitosi oggi d’urgenza. Un incontro nel quale si è voluto analizzare la vicenda al fine di intraprendere adeguate misure a tutela del primo cittadino e della libera e democratica convivenza civile, “di recente ripetutamente lesa da irresponsabili episodi di contestazione” verso rappresentanti dell’Amministrazione comunale e “dall’accesa contrapposizione politica di movimenti cittadini”.
L’episodio di ieri è stato condannato con forza dallo stesso Prefetto, che ha dichiarato: “Quando la contestazione e l’esercizio dei diritti democratici eccedono fino a ledere la libertà personale e l’altrui diritto, quando la dialettica e la contrapposizione politica scadono in intolleranti forme di esasperazione e di violenza contro la persona, oltre che al rappresentante delle Istituzioni, si violano i principi fondamentali posti a base della nostra democrazia e tali atti, pertanto, oltre ad essere perseguiti, devono determinare unanime reazioni di dissociazione e di condanna da parte di tutta la società civile”.
Parole condivise da tutti i presenti che, nel contempo, hanno espresso al sindaco la propria solidarietà.
Degli atti che, secondo i responsabili delle Forze dell’Ordine, si collocano in uno scenario più ampio, oggetto di costante attenzione, che ha prodotto a Teramo un “clima di forte tensione, non più tollerabile”.