Un’assemblea voluta dall’associazione proprio per fare il punto della stagione con i rappresentanti delle istituzioni, a partire dall’assessore regionale Mauro Di Dalmazio e dall’assessore provinciale Ezio Vannucci. Presenti assessori di tutti i Comuni costieri. Ad illustrare l’andamento della stagione sono stati il presidente di Fiba-Confesercenti, Antonio La Torre, ed il presidente di Assoturismo-Confesercenti Daniele Zunica. Molti gli interventi di titolari di stabilimenti e di albergatori, che hanno raccontato l’andamento nei vari Comuni costieri “in modo da iniziare oggi a lavorare per il 2011” ha spiegato il direttore provinciale Flaminio Lombi “e non ad aprile”. Fra i problemi emersi, quello del rinnovo delle concessioni balneari e della promozione, ma soprattutto la vicenda dell’inquinamento del fiume Vibrata.
“Di dati parleremo a fine settembre”, ha detto Enzo Giammarino, direttore regionale di Confesercenti, “ma il turismo abruzzese soffre degli stessi problemi di quello nazionale. Il 2010 non è andato bene in Italia e anche i dati regionali di fine stagione non saranno eccezionali. Non ci ha aiutato la vicenda del Vibrata: una regione che si presenta come terra dei parchi non può permettersi una settimana di cattiva pubblicità sui media nazionali proprio sull’ambiente. Ma occorre anche comprendere un dato: il turismo deve trasformarsi, il mercato è cambiato nettamente e la concorrenza è agguerrita. Per questo alla Regione diciamo che la promozione non può attendere i tempi dei bandi comunitari: occorrono risorse disponibili e flessibili, perché con la crisi dell’industria
“Entro l’anno solare proporremo il Piano demaniale marittimo» ha annunciato Di Dalmazio nell’assemblea della Confesercenti teramana, “una procedura complessa tenendo presente il quadro normativo nazionale e comunitario che negli ultimi anni è cambiato. Stiamo lavorando con gli enti locali per risolvere il problema del depuratore, e dopo aver lanciato le campagne post-sisma” ha detto l’assessore “è in arrivo una campagna da 1,8 milioni di euro per rilanciare la marca Abruzzo. Considerando la situazione economica e finanziaria della Regione, è una cifra enorme”.