Una lettera aperta al Prefetto di Teramo per comprendere le motivazioni riguardanti la chiusura del mattatoio di Pineto e farsi promotore per una immediata riapertura. A farsi portavoce delle difficoltà degli allevatori della zona Cerrano-Fino è il Movimento 5 Stelle di Pineto che ha reso pubblica la situazione di grande difficoltà a seguito della sospensione di questo servizio.
Secondo quanto riportato dal Movimento, infatti, gli allevatori dei Comuni di Atri, Pineto e Silvi, assieme a quelli del Comune di Roseto, Montefino, Castilenti, Castiglione, Bisenti, Arsita, Cellino, Cermignano, dovendo ricorrere al mattatoio più vicino situato a Pescara sarebbero costretti a subire evidenti ripercussioni economiche oltre ad un inevitabile dispendio di tempo.
“Il mattatoio comunale di Pineto”, si legge nella nota, “è una struttura rispondente alla normativa vigente ed in buone condizioni igienico-sanitarie, inoltre qualche tempo fa è stato oggetto di ristrutturazione con una spesa di 250.000 euro. Le ragioni della chiusura della struttura comunale di Pineto sono difficili da capire, inoltre, da una parte si afferma che la chiusura è avvenuta per banalissimi motivi e dall’altra non si hanno segnali incoraggianti che possano far ipotizzare una sua riapertura”.
Per il Movimento 5 Stelle, considerato il periodo di crisi occupazionale e la presenza di numerose aziende zootecniche nel comprensorio, soprattutto quelle di piccole dimensioni, il mattatoio di Pineto, può risultare una fonte di reddito, in quanto le macellazioni assicurate dal territorio, sarebbero sufficienti ad assicurare il buon funzionamento della struttura, senza alcuna spesa per il Comune e con un importante servizio per la collettività. Per questo viene chiesta, attraverso l’interessamento del Prefetto, la riapertura immediata per ridare ossigeno agli allevatori in difficoltà.