A denunciare la situazione Antonio Topitti, presidente di Confesercenti, che avrebbe simbolicamente multato il Comune per l’incuria mostrata. Stando, infatti, a quanto dichiarato da Topitti, gli unici interventi effettuati sarebbero stati spesati dai proprietari dei locali e degli appartamenti dello stabile. Le amministrazioni che si sono succedute nel tempo, invece, si sarebbero limitate ad effettuare soltanto dei sopralluoghi a seguito di alcune segnalazioni giunte dallo stesso Topitti.
A fronte di questa situazione, il presidente di Confesercenti punta il dito contro i dirimpettai, i portici Costantini, da sempre simbolo, secondo la sua opinione, della “Teramo bene” e oggetto di diversi interventi di ristrutturazione. Secondo i racconti di Topitti, tradizione vuole che i portici dell’ex Banco di Napoli siano, per i teramani, i “portici proletari” di corso San Giorgio. Ciononostante, tuona Topitti, “possiamo essere proletari, ma dignitosi. Per questo motivo, multiamo simbolicamente il Comune in attesa di un intervento che salvaguardi anche questa zona di Teramo”.