Una sessantina gli uomini impegnati. Allertata anche la protezione civile perché la situazione è davvero grave visto che in alcuni casi le fiamme rischiano di avvicinarsi pericolosamente ai centri abitati dei paesi pedemontani. I primi allarmi sono scattati intorno alle 22, poi a distanza di poche decine di minuti dalle prime segnalazioni alla caserma dei vigili del fuoco di Teramo sono arrivate altre chiamate. Tutte le squadre sono impegnate nel circoscrivere i roghi, mentre è impossibile l’utilizzo di canadair ed elicotteri per via del buio. I pompieri, con l’aiuto anche di alcuni volontari, stanno lavorando ininterrottamente da tre ore circa.
Alcuni focolai sono tenuti sotto controllo. Ma la preoccupazione è tanta poiché il vento sta complicando il compito dei soccorritori. Nella zona di Campli fatti evacuare alcuni stabili occupati da persone ed animali. Situazione preoccupante anche a Canzano e nella zona di Miano. Difficile ora dire se si tratti di incendi dolosi. Alle prime luci dell’alba i vigili del fuoco cercheranno di capire come sia stato possibile che contemporaneamente siano scoppiati più di dieci incendi in diverse località della provincia. Nel pomeriggio di venerdì i pompieri e l’elicottero erano intervenuti per domare le fiamme a Colle Izzone, nella zona dei tralicci dell’Enel e dei ripetitori delle emittenti private locali. Era il terzo incendio in quattro giorni, il settimo in un mese e mezzo, quasi tutti dolosi.
Incendio Castellalto. Il forte vento ha complicato le operazioni di protezione civile e vigili del fuoco nel territorio di Castellalto. Le fiamme partono dal confine con San Nicolò e raggiungono Castelnuovo e le abitazioni nel centro di Castellalto (nel versante ovest, verso il cimitero). Diverse case sono state evaquate e due persone sono state soccorse dal 118 per un malore causato dall’incendio.
Lino Nazionale