Teramo, convivere con l’autismo: la storia di Gianmarco

Questa è la storia di un amore grande. Un amore che riesce a rendere, per certi aspetti, due genitori degli eroi. E’ una storia di silenzi, di dolore per qualcosa che non rientra nei canoni della normalità, di una malattia ancora sconosciuta e di cui si fa fatica a parlare.

E’ una storia di autismo.

E in vista del 2 aprile, giornata mondiale dedicata a questa patologia, che vede i principali edifici della città illuminarsi di blu per poter creare una maggiore consapevolezza intorno a questa tematica, l’associazione Autismo Abruzzo Onlus ha voluto presentare la storia di Gianmarco e della sua famiglia.

Una storia di amore che però aspetta ancora che venga scritto un finale che possa rendere giustizia a queste persone. Un centro specialistico che accolga i ragazzi affetti da questa patologia vicino casa.

“Quanto vale un sorriso? Quanto vale una vita dignitosa? E quanto può appagare il volto sereno di un figlio? Ci si distrae un attimo e il tempo trascorso propone un rapido filmato dell’esistenza, una lunga carrellata di emozioni concatenate. Emergono dal più nascosto angolo della mente, esplodono e gridano vendetta, con forza cercano di esondare e di conquistare coloro che ci sono vicini. Dolori, sofferenze, cattiverie, ingiustizie si impossessano della vita e si alleano con l’autismo. Come un vulcano i ricordi eruttano. Il viaggio in Bulgaria, l’adozione di due bambini, le difficoltà dei primi anni e l’arrivo di una doppia diagnosi di autismo. Un mondo lontano e impreparato, una società ostile e servizi inesistenti. 20 anni di sofferenze e di esperienze, 20 anni di tolleranza e di speranza e 20 anni di intensità e dignità. Gli ultimi 10 mesi sono stati consumati da battaglie burocratiche, decine di incontri e confronti, telefonate infinite, articoli sui quotidiani, interviste e filmati, raccomandate, e infinita pazienza.

Notti intere intrise di disperazione e dolore talvolta lenite da istanti di serenità. Alto e forte, intrappolato in un mondo sconosciuto, Gianmarco era agitato, a volte senza controllo. Solo lunghe passeggiate con papà Paolo potevano rassicurarlo, con il sole o con la pioggia. Gianmarco aveva bisogno di trovare un luogo dove poter essere compreso e aiutato sempre. Oggi Gianmarco vive serenamente e attivamente a Cicciano (NA) da tre mesi dove gli operatori del centro AIAS si impegnano al massimo. E’ felice Gianmarco delle sue attività e dell’aver ritrovato la sorella Daniela, ospite della stessa struttura da oltre 2 anni. Alessandra e Paolo vanno spesso a trovarli restando per qualche giorno ospiti di un vicino hotel. Sperimenteranno presto con Daniela, che ha imparato a parlare e con Gianmarco, la video conferenza cosi da avere anche un contatto quotidiano. Entrambi stanno molto bene. Entrambi sono sereni, i loro progressi sono evidenti e solo i loro sorrisi riescono a compensare i genitori della lontananza. Non resta che dare loro la possibilità di vivere allo stesso modo in Abruzzo. Al più presto”.

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