Teramo. Nel pomeriggio di oggi, intorno alle ore 15.00, si è sviluppato un vasto incendio in contrada Carapollo di Teramo, zona non nuova ad eventi del genere. Il caldo opprimente di questi giorni ha alimentato una vasta area di fuoco, il cui fumo è visibile anche dal centro di Teramo, dove piove cenere e dalla Teramo-Mare. Nella zona c’è una centrale del gas e una struttura di raccolta rifiuti della Te.Am, oltre a case e agriturismi.
E una pioggia di cenere ha raggiunto anche la parte alta di Teramo, compresa tra i quartieri di Villa Mosca e Colleparco, fin su alla frazione di Viola.
Sembra che il fuoco abbia bruciato anche un impianto di autodemolizione, dove si trovano oltre 250 vetture.
L’area è limitrofa al fiume Tordino ed è servita da una strada che collega il quartiere Villa Pavone alla centralissima zona di Porta Madonna di Teramo, attraverso il cosidetto “Ponte a catena”.
Sul posto sono intervenuti un’autobotte, che tuttavia non ha potuto raggiungere il focolaio a causa del difficile percorso, tre elicottero dei vigili del fuoco che, a turno, hanno attinto acqua dal vicino lago Cardelli, e un canadair, che invece si riforniva ogni dieci minuti in mare. A distanza di quattro ore circa le fiamme non sono ancora state domate e gli elicotteri hanno dovuto cessare la loro attività di soccorso perchè abilitati ad operare solo di giorno.
L’area è già stata oggetto di incendi a luglio e negli scorsi anni. Sembra che si tratti di un incendio di origine dolosa.
