Inquinamento Vibrata: dati ancora fuori norma. Provincia convoca sindaci e Ruzzo

vibrata_foceAlba Adriatica. Quattro punti critici, dove i parametri relativi ai batteri di origine fecale, sono ancora fuori norma. E’ questo il responso di una nuova campionatura dell’Arta, che oggi ha rimesso a tutti gli enti interessati i risultati del prelievi effettuati alla foce e in mare sabato 21 agosto. I rilevamenti (ai quali se ne aggiungeranno degli altri, visto che stamattina sono stati compiuti nuovi prelievi di acqua) hanno interessato le due sponde del torrente Vibrata, a Martinsicuro e ad Alba Adriatica, in quattro diversi punti di osservazione: alla foce, a 50, 100 e 150 metri.

Sul versante di Alba Adriatica i parametri ancora fuori norma sono due (escherichia coli) ai 100 e ai 150 metri dalla foce. Stesso discorso a Martinsicuro, uno per gli escherichia coli ( a 150 metri dalla foce) e uno per gli enterococchi. Insomma la situazione è in piena evoluzione ed è il frutto delle problematiche avvertite nei giorni scorsi a ridosso del depuratore di Villa Rosa.  Prima che i parametri possano rientrare nuovamente nella norma, ci vorranno anche dei giorni. In ogni caso, tutti i riscontri dell’Arta saranno inviati alla magistratura, che sull’inquinamento del Vibrata e di tutti gli effetti connessi, ha aperto un’inchiesta.

Divieti di balneazione. Ad Alba Adriatica il divieto di balneazione è di 150 metri a sud dalla foce del Vibrata, come fissato dall’ordinanza sindacale di venerdì scorso e dunque 50 metri in più rispetto ai divieti di legge. A Martinsicuro, invece, il Comune ha deciso di estendere i divieti fino a 250 metri a nord della foce, ricomprendendo in questo provvedimento provvisorio, sia un ampio tratto di spiaggia libera, che parte di una concessione demaniale. Nonostante i divieti, però, anche stamattina c’erano turisti tranquillamente in mare nelle zone interdette alla balneazione, soprattutto a ridosso del Vibrata.

Le iniziative della Provincia.  La polizia provinciale sta compiendo, intanto, una serie di rilievi lungo l’asta fluviale, i fossati e gli affluenti principali. Sotto indagine il funzionamento dei depuratori, da Sant’Egidio alla Vibrata fino alla costa e gli impianti fognari. Dai primi rilievi, effettuati con l’ausilio dei tecnici dell’Arta, sono stati riscontrati tre punti di “immissione” non regolari e il malfunzionamento di due impianti di depurazione. I risultati delle indagini saranno trasmessi alla magistratura. Per il 30 agosto, intanto, la Provincia, con una lettera a firma dell’assessore all’ambiente, Francesco Marconi e del vicepresidente Renato Rasicci, ha convocato un tavolo di lavoro con i sindaci della Val Vibrata, l’Ato dell’acqua, la Ruzzo reti; alla riunione parteciperà il presidente Valter Catarra che sta rientrando dalle ferie. “Al di là delle specifiche responsabilità, se ve ne sono e se saranno accertate, quanto è accaduto ha traumaticamente portato all’attenzione di tutta l’opinione pubblica fatti disarmanti: un deficit inaccettabile fra sviluppo demografico e impianti di depurazione; paesi senza reti fognanti, scarichi abusivi; un ritardo decennale sulle opere primarie di urbanizzazionecommenta l’assessore Francesco Marconi che aggiunge: “Ammesso, come ci auguriamo tutti, che l’emergenza passi in fretta, occorre una buona dose  di investimenti per adeguare e razionalizzare i sistemi di depurazione: il piano della Ruzzo reti stima 90 milioni di interventi per tutta la provincia teramana.. Bisogna partire da questo, stabilire delle priorità e verificare in che modo i vari attori istituzionali possono interagire fra loro per dare seguito ai progetti, compiere un accorato monitoraggio rispetto agli scarichi esistenti e alle situazioni a rischio”. A seguire le operazioni della Polizia Provinciale e dell’Arta, questa mattina, c’era anche il vicepresidente Renato Rasicci che domani mattina, insieme all’assessore Marconi, si incontrerà con il presidente della Ruzzo reti: Giacomo Di Pietro. Alla riunione parteciperà il sindaco di Alba Adriatica, Franchino Giovannelli. “Alla Ruzzo reti chiediamo la formalizzazione dell’impegno che si è assunta martedì scorso – dichiara Rasicci –  subito un milione di euro per l’adeguamento dell’impianto di Alba-Villa Rosa-Martinsicuro e il cofinanziamento per la sistemazione della rete fognaria di Alba Adriatica, comune dove molti scarichi privati sono allacciati alla rete delle acque bianche”.

Particolarmente grave, secondo il Vicepresidente, il danno d’immagine per la provincia teramana: “Un episodio circoscritto rischia di vanificare gli sforzi fatti dalle istituzioni e dagli operatori privati per rilanciare il turismo dopo la stagione del terremoto: anche per questo tutti devono fare uno sforzo di chiarezza, trasparenza e correttezza in maniera da non disorientare i turisti e da fornire informazioni corrette ai cittadini”.

Le preoccupazioni degli operatori turistici. Il clamore, anche mediatico, creato dalla vicenda dell’inquinamento del Vibrata e i numerosi casi di enterite, continuano a generare interrogativi nei turisti (anche oggi si segnalano disdette per vacanze già programmate ad Alba), e una serie di preoccupazioni tra albergatori e operatori turistici, anche e soprattutto in ottica futura. Il danno d’immagine, infatti, non è di poco conto. In questo contesto, non mancano poi alcune stilettate di natura politica: ci sono operatori che lamentano il fatto che l’assessore al turismo Pierluigi Marziale, in questi giorni, sia fuori città, per le ferie. A qualcuno la cosa, vista l’emergenza, non è andata giù e non ha mancato di sottolinearlo.

 

 ordinanza_martinsicuro.pdf

 

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