Alba Adriatica, inquinamento Vibrata: prime disdette dei turisti. Casi di enterite anche tra i residenti

fiume_val_vibrataAlba Adriatica. Dall’inquinamento della foce del Vibrata, ai casi di gastroenterite, alle prime disdette di turisti: il passo è decisamente breve. Se, da un lato, il riequilibrio dei valori fuori legge, delle acque di scarico del depuratore consortile di Villa Rosa, è un obiettivo ancora tutto da raggiungere, nei giorni immediatamente successivi alla moria di pesci, tra diversi turisti e residenti di Martinsicuro ed Alba Adriatica si sono registrati diversi casi di enterite da rotavirus, infezione che si trasmette per via oro-fecale o anche per contatto e che colpisce soprattutto i bambini.

E ora anche i turisti che avevano programmato di trascorrere qualche giorno di ferie sulla spiaggia di Alba Adriatica decidono che è meglio dirigersi altrove. Nelle ultime ore negli ospedali di Sant’Omero e di Teramo sono stati segnalati diversi ricoveri di bambini per un’epidemia da enterite, aspetto questo che ha generato il malumore di tanti genitori, che hanno associato l’elevata concentrazione di batteri di origine fecale alla foce del Vibrata, con i malanni accusati. Al momento è difficile fare un’equazione scientifica tra i due fenomeni (anche perché in estate dove c’è un’elevata concentrazione di persone tali fenomeni vengono rilevati), anche se il sospetto è molto alto, alla luce dell’aumento del numero delle persone contagiate. Diversi pazienti, poi, hanno fatto tappa solo in farmacia per la profilassi di rito, a testimonianza che negli ultimi giorni il fenomeno è stato molto avvertito. Non solo i turisti ricorderanno la vacanza 2010 per il rotaviurs, ma anche  delle famiglie di Alba Adriatica che frequentano la spiaggia “ Tutta la famiglia è stata contagiata dall’epidemia”, racconta Francesco L’Innocente, “ e all’ospedale di Teramo, dove mio nipote è stato ricoverato per qualche giorno era un via vai continuo di persone alle prese con lo stesso problema, tutte che erano state al mare tra Alba Adriatica e Martinsicuro. Certo, la trasmissione può avvenire anche per via respiratoria, ma quello che è accaduto negli ultimi giorni è molto grave. I sindaci dovrebbero controllare con attenzione quello che accade nei rispettivi territori, dalla mattina alla sera, e tutelare la salute di residenti e turisti. In mare viene scaricato di tutto, senza rispetto per l’ambiente e per la salute delle persone. Qui si pensa a fare delle feste e degli spettacoli, quando invece ci sono problemi enormi che vanno risolti, a partire dalla cura dell’ambiente”. Dagli ospedali, soprattutto da quello di Sant’Omero, dove è stato registrato il numero maggiore di ricoveri in pediatria, la situazione viene definita sotto controllo, anche se c’è chi ha deciso di andare fino in fondo alla vicenda e già sarebbero state presentate delle denunce ai carabinieri da parte di genitori dei bimbi colpiti dal rotavirus.

Il caso finisce sulle tv. L’inquinamento della foce del Vibrata, dopo la carta stampata, ha avuto spazio anche nei tg regionali e nazionali. Oggi sono stati trasmessi dei servizi sul Tg3 e sul Tg1, a testimonianza del clamore suscitato dalla vicenda. Indubbiamente, si tratta di una pubblicità non certo edificante per le località costiere interessate e in particolar modo per Alba Adriatica.

Prime disdette dei turisti. La pubblicità negativa, anche se nel caso di specie c’è poco da nascondere, almeno per quanto riguarda la situazione alla foce del Vibrata (le analisi dell’Arta sono emblematiche), amplificata anche dai servizi televisivi, ha subito prodotto i suoi effetti. Diversi vacanzieri, che avevano prenotato un soggiorno ad Alba Adriatica, a partire da domani o comunque nell’ultimo scorcio di agosto, alcuni dei quali allarmati dalle notizie circolate, hanno deciso di disdire la vacanza, contattando le strutture ricettive dove avevano prenotato il soggiorno. Oltre al danno d’immagine, prodotto dai liquami scaricati nel fiume e poi in mare, ora l’industria della vacanze paga anche i costi economici di questa situazione.

Il sindaco di Alba Adriatica”: tutta colpa del depuratore”. Franchino Giovannelli, sindaco di Alba, ha scelto dapprima un profilo basso in attesa dei riscontri dell’Arta, ma ora va giù duro. “ I danni che stiamo subendo in termini di immagine sono enormi”, dice, “ i campionamenti dell’Arta dicono che il depuratore non funziona bene, non è gestito bene e forse non viene controllato come si conviene”.

Ferranti (Dalla parte giusta): “Enti dovevano prevenire”. “ Enti ed organi competenti” scrive in una nota Settimio Ferranti, “ devono con urgenza provvedere ad un censimento degli scarichi di acque bianche e nere, sia pubbliche che private, in modo da individuare le irregolarità e ripristinare le condizioni conformi alla legge, lungo tutto il cordo del Vibrata e del Salinello.  In un periodo di crisi è intollerabile e insostenibile che il patrimonio naturale, turistico e balneare  venga depauperato per cause non certamente riconducibili a cittadini locali e turisti che pagano fior di euro, anche in tasse e balzelli vari, per un sistema di prevenzione che a tutt’oggi pare sia ancora latitante. A nome e per conto dei tantissimi cittadini che rappresento, chiedo le immediate ed irrevocabili dimissioni dei responsabili degli enti ed organi competenti e direttamente responsabili, lasciando alla magistratura l’obbligo di indagare approfonditamente su questa gravissima vicenda”.

 http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-43870a01-1f06-43ac-8335-fe655e92a9d9-tg1.html

 

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