Silvi, un mare senza barriere

stabilimento_disabiliSilvi. Il 76% degli stabilimenti balneari risultano completamente accessibili ai diversamente abili; solo il 14%  invece sono gli chalet che hanno il corridoio sulla sabbia che arriva fino alla battigia e senza ostacoli fino al mare.

E’ quanto emerge dall’indagine condotta dall’associazione Arco Consumatori Abruzzo, presentata questa mattina dal presidente Franco Vanni, dall’assessore al demanio marittimo del Comune di Silvi Fabrizio Valloscura e da Vincenzo Ariasi, dell’associazione Messaggero Fiaba, Fondo Italiano Barriere Architettoniche.

L’indagine si è svolta nei primi dieci giorni di agosto, su un campione di 72 stabilimenti, tracciando un quadro dei servizi offerti ai diversamente abili, con percentuali e statistiche. I dati emersi evidenziano che gli stabilimenti che consentono l’accesso a tutti i servizi presenti nella loro area risultano al 25%. Per questo Arco consumatori ha chiesto all’assessore Valloscura di attivare campagne di sensibilizzazione e procedure per garantire fin dalla prossima stagione balneare tutti i servizi previsti per la tutela delle fasce deboli.

“In seguito ad una nostra richiesta” ha detto l’assessore “la provincia di Teramo ha aderito e finanziato la realizzazione del Progetto carrozzine J.O.B., proposto dal Comune di Silvi con l’obiettivo di rendere le spiagge completamente fruibili da parte delle persone diversamente abili con questo genere di carrozzina da spiaggia. Sul piano spiaggia, inoltre, abbiamo previsto la creazione di uno stabilimento balneare con piene caratteristiche per i diversamente abili”.

Arco Consumatori ha poi chiesto l’accesso da parte dei diversamente abili in almeno una delle spiagge libere di Silvi attuando il progetto “Mare senza barriere” e di sensibilizzare gli stabilimenti balneari per garantire l’accessibilità al mare prolungando i corridoi fino alla battigia, evitando il posizionamento di ombrelloni al termine dei corridoi, allargandoli almeno a 125 cm, garantendo l’estensione laterale del corridoio fino alla postazione del diversamente abile e dotando lo stabilimento di un’apposita sedia Job per l’accesso in acqua.

“A seguito di questo incontro” ha detto Venni “abbiamo deciso di dare vita a un sistema di rilevazione della qualità percepita negli stabilimenti balneari al fine di creare una classificazione del livello dei servizi. In attesa della nascita di questo stabilimento per disabili ci auguriamo che gli chalet adeguino a pieno le loro strutture per le necessità di persone meno fortunate”.

 

 

 

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