Pineto, Area Marina Protetta, un esempio di eccellenza

area_marina_protetta_2Pineto. Inaugurata con un dibattito pubblico l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano. Sette chilometri di mare e suggestivi paesaggi, dove passeggiare, immergersi e vivere a stretto contatto con la natura grazie ad un susseguirsi di coste, litorali sabbiosi e un territorio ricco di straordinaria flora e fauna, ma anche di storia e cultura.

Anni di intenso lavoro ed oggi finalmente è realtà. Era il lontano 1997 quando venne predisposto un disegno di legge da presentare alla Camera dei Deputati con la proposta di un parco che proteggesse l’area del Cerrano. Celere l’approvazione da parte del parlamento e, con l’art.4 della legge n.344, nell’ottobre successivo, “Torre del Cerrano” entrò nell’elenco delle aree di reperimento per l’istituzione di un’Area Marina Protetta. Istituita dunque con Decreto del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del mare, l’Area Marina Protetta del Cerrano, prima area protetta abruzzese, sarà gestita da un consorzio costituito da Regione Abruzzo, Provincia di Teramo e Comuni di Pineto e Silvi. La superficie dell’Area Marina Protetta è di circa 37 chilometri quadrati e comprende una ristretta zona B, un quadrato di circa un chilometro di fronte a Torre Cerrano, una zona C di 14 chilometri quadrati che si sviluppa per l’intera estensione del fronte mare fino a circa 2 km dalla costa e un’ampia zona D, di forma trapezoidale, di circa 22 chilometri quadrati, che si estende fino al limite delle tre miglia. La protezione della ricca fauna e ampia varietà di flora è la ragione che ha spinto l’istituzione dell’Area Marina Protetta.

Tipici di questo ecosistema sono il Fratino (Charadrius alexandrinus) e lo Zafferanetto delle spiagge (Romulea rollii). L’area è inoltre caratterizzata dalla presenza di tre habitat dunali costieri inclusi nella Direttiva Habitat: dune con presenza di Euphorbia terracina, stagni temporanei mediterranei, dune mobili con presenza di Ammophila arenaria. Anche l’habitat marino è caratterizzato da diverse tipologie ecosistemiche presenti nella Direttiva Habitat: banchi di sabbia a debole copertura permanente di acqua marina, distese fangose o sabbiose emergenti durante la bassa marea e Posidonia beds.area_marina_protetta

All’incontro di presentazione sono intervenuti, il Presidente del Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta, Benigno D’Orazio; il Prefetto di Teramo, Eugenio Soldà; il ministro per l’Attuazione del Programma di Governo, On. Gianfranco Rotondi; il Presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra; l’assessore provinciale all’Ambiente e Parchi, Francesco Marconi; l’assessore provinciale al Turismo, Ezio Vannucci;; il Rettore dell’Università di Teramo, Rita Tranquilli Leali; il sindaco di Pineto, Luciano Monticelli, il sindaco di Silvi, Gaetano Vallescura; il sindaco di Atri, Gabriele Astolfi; il Comandante della Direzione Marittima di Pescara, Cv (CP) Pietro Verna; il Comandante dell’Ufficio circondariale Marittimo di Giulianova, Tv Giuseppe Barretta, il Comandante dell’Ufficio Locale Marittimo di Silvi, 1° M.llo Np Antonio Fusco; il direttore dell’Istituto Zooprofilattico Teramo, Vincenzo Caporale; il Presidente del Parco Gran Sasso Monti della Laga, Arturo Diaconale; il direttore di Federpachi, Francesco Carlucci; il Vice Presidente della Commissione Bilancio e membro Commissione Ambiente Regione Lazio, Andrea Bernaudo.

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