“D’Agostino è smemorato” dice Rasicci “visto che ha dimenticato che è lui che non è riuscito a rimborsare ai Comuni le spese promesse. Una cifra che è diventata un debito fuori bilancio di circa 2 milioni di euro al quale stiamo cercando di far fronte visto che già da settembre abbiamo stanziato 570 mila euro con una prima variazione di bilancio”.
Il vice presidente ricorda poi quanto si sta facendo per affrontare una problematica che “riguarda persone, uomini, donne, ragazzi diversamente abili sui quali non si dovrebbe fare alcuna demagogia”.
Il nuovo regolamento tornerà in Consiglio alla prossima seduta utile, per mettere ordine nella materia e fissare un costo pro-capite per l’assistenza e il trasporto (attualmente varia da Comune a Comune), unendo le iniziative assunte da tutte e quattro le Province abruzzesi per chiedere alla Regione di stanziare la sua parte di contributo come previsto dalla legge 78/78 (modificata con la 15 del 2004). In questi anni, infatti, solo in rare occasioni la Regione ha trasferito alle Province lo stanziamento di sua competenza (la legge prevede fino al 50%) e che nel 2009 è sceso al suo minino storico coprendo solo il 18% della spesa.
“Una cosa è certa” conclude Rasicci “la Provincia farà fino in fondo il suo dovere. E’ chiaro che le risorse, al momento, non sono sufficienti a coprire un servizio ottimale ma questo è il nostro obiettivo: non vogliamo scaricare su nessuno, né sui Comuni né tantomeno sulle famiglie, le attuali difficoltà finanziarie non determinate certo dalla giunta Catarra ma dalle amministrazione che si sono succedute sia in Provincia sia in Regione accumulando un tale debito da vuotare le casse. Ma i tagli alla spesa sociale mettono in difficoltà tutti, amministrazioni di destra come quelle di sinistra, e soprattutto rendono la vita ancora più dura e ingiusta alle fasce sociali più deboli: proprio per questo mi aspetto da D’Agostino maggiore rispetto, responsabilità e collaborazione. Questo non è il momento di strumentalizzare ma di operare insieme per portare a casa il miglior risultato possibile e, mi sembra di averne già dato prova in Consiglio e in questi mesi di lavoro, da parte mia vi è la più totale disponibilità al dialogo”.
“A questo punto” scrive in una nota “ci chiediamo se il Vice-Presidente della Provincia è in grado di comprendere un documento politico. Nel precedente comunicato avevamo detto che il gruppo del PD sostiene l’iniziativa delle Province (condivisa dallo stesso Rasicci) per modificare l’assurda legge regionale che ha causato l’indebitamento dell’Ente e sta mettendo a rischio la funzionalità del servizio di assistenza e trasporto per i disabili nelle scuole secondarie superiori; che le difficoltà finanziarie della Provincia sono oggettive: se la legge non cambia e la Regione non garantisce un adeguato finanziamento, il debito è destinato inevitabilmente a crescere. La nostra, pertanto, non è una posizione demagogica. Riteniamo, semplicemente, che la Provincia non può cavarsi d’impaccio con provvedimenti che scarichino sui Comuni e sugli Ambiti sociali i costi del servizio o la decisione di tagliarli, con le inaccettabili conseguenze per gli utenti e per le famiglie. Il Vice-Presidente Rasicci prenda atto dell’atteggiamento responsabile assunto dall’opposizione ed accetti un confronto di merito sulla proposta di Regolamento : i nostri emendamenti possono contribuire alla soluzione dei problemi. Se, invece, continuerà a fare una propaganda di basso profilo e continuerà a sostenere proposte amministrativamente monche ed esclusivamente volte a ridurre i costi, a scapito degli utenti del servizio e dei Comuni, incontrerà la nostra più ferma opposizione“.