In realtà nessuno critica il parco, che rappresenta un fiore all’occhiello della città, ma diversi cittadini segnalano come l’opera sia, in realtà, incompleta, poiché è stata sistemata solo la zona antistante il lungomare, mentre il resto del parco assume ancora di più un aspetto trasandato, specie ora che fa da contrapposizione all’area attrezzata con giochi e percorsi. Tra l’altro lunedì il terreno era insolitamente bagnato e, in un orario affollato di bimbi e genitori, si potevano notare ampie pozzanghere fangose a ridosso dei giochi, mentre il cancello verso via Vespucci era inspiegabilmente chiuso, costringendo così i visitatori ad inoltrarsi nel sentiero non pavimentato che porta verso viale Orsini, ancora non sistemato e difficoltoso soprattutto per i carrozzini visto il fondo inghiaiato dove le ruote affondano inesorabilmente. Ma a parte questi piccoli inconveniente diversi lettori hanno segnalato quello che, per loro, è il difetto più grande del nuovo parco: la mancanza di servizi igienici. L’assessore ai lavori pubblici Mastrilli, nei giorni scorsi, avrebbe affermato che non è in programma realizzare né nel parco né in prossimità di questo servizi igienici pubblici, servizi che sono invece previsti nella piazza dell’ex golf bar, a notevole distanza dalla bambinopoli. Le motivazioni, in parte condivisibili, riguardano la difficile gestione delle strutture. Qualche hanno fa il comune aveva posizionato proprio nel parco, e nella zona verde dell’Annunziata, due moderne strutture di wc autopulente, che però in breve tempo caddero nelle mani dei vandali andando fuori uso. Anche la vecchia struttura dei bagni comunali, ubicata in prossimità di via Genova, fu demolita per le scarse condizioni igieniche, ma oggi, chi dovesse avere bisogno dei servizi igenici, può solo affidarsi alla cortesia dei bar giuliesi. Eppure esistono da anni strutture prefabbricate integrate con altre funzioni (uffici informazioni, chioschi bar, strutture di supporto ai turisti, parcheggio biciclette, ecc.) che ben si collocherebbero in varie zone della città, completamente automatizzate e dotate di dispositivi antivandalismo. Tali strutture andrebbero collocate in luoghi facilmente controllabili e, magari, date in gestione a cooperative giovanili o sociali che provvederebbero, in cambio dell’uso di locali attigui o dietro un piccolo compenso, alla loro manutenzione. Una segnalazione, questa, che l’assessorato ai lavori pubblici vorrà prendere in considerazione, evitando, così, che le parti più nascoste della città vengano utilizzate come orinatoi, con conseguente danno d’immagine per la città.