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Tortoreto, sottopasso via Carducci: espropri ancora da definire

Tortoreto. Dopo gli esposti le due strade parallele alla linea ferroviaria (via Manzoni e via Carso), in procinto di essere chiuse per i lavori al sottopasso di via Carducci, a Tortoreto, restano percorribili e viene rimossa anche la rete da cantiere.

Dopo le proteste dei residenti, il proposito di chiudere le due strade viene, al momento, accantonato, anche se sul tappeto c’è un problema ancora da risolvere, che è quello della definizione degli espropri per i proprietari di alcune aree a ridosso della zona dei lavori. Qualche procedura è stata già definita, delle altre (che poi sembrano essere le più spinose), ancora non vengono risolte. A quanto pare, il nodo del contendere (relativamente all’esproprio di piccole strisce di terreno, operazione necessaria per realizzare il sottopasso di via Carducci), riguarda il prezzo fissato dall’ente (20 euro al metro), che viene giudicato irrisorio dai proprietari. Per consentire di realizzare una serie di interventi anche sul lato ovest delle ferrovia (su quello est le ruspe sono già in azione), l’ente dovrà definire gli accordi bonari con i proprietari, perché in caso contrario potrebbe anche esserci il rischio di uno slittamento dei lavori. Nel frattempo, sul proseguimento di via Michelangelo è stato aperto il cantiere, da parte della ditta che si è aggiudicata i lavori, che prevede sia l’adeguamento del canale di raccolta delle acque che della realizzazione di una stradina che, poi, possa garantire una via di uscita ai residenti di via Manzoni e via Carso, quando i due accessi saranno chiusi al traffico. Nel frattempo (nella foto), per consentire la realizzazione del sottopasso è stato quasi tagliato un pino secolare, dalla folta chioma, che era a ridosso della ferrovia.