Dopo le proteste dei residenti, il proposito di chiudere le due strade viene, al momento, accantonato, anche se sul tappeto c’è un problema ancora da risolvere, che è quello della definizione degli espropri per i proprietari di alcune aree a ridosso della zona dei lavori. Qualche procedura è stata già definita, delle altre (che poi sembrano essere le più spinose), ancora non vengono risolte. A quanto pare, il nodo del contendere (relativamente all’esproprio di piccole strisce di terreno, operazione necessaria per realizzare il sottopasso di via Carducci), riguarda il prezzo fissato dall’ente (20 euro al metro), che viene giudicato irrisorio dai proprietari. Per consentire di realizzare una serie di interventi anche sul lato ovest delle ferrovia (su quello est le ruspe sono già in azione), l’ente dovrà definire gli accordi bonari con i proprietari, perché in caso contrario potrebbe anche