Castellalto, in tanti per salutare Benito Rastelli, il presidente umile FOTO

Un’intera comunità si stringe nel giorno dell’addio a Benito Rastelli, 62 anni, il presidente della Torrese, morto in un incidente stradale lungo la provinciale 25, che collega Castellalto con Castelnuovo.

 
A tributare l’ultimo saluto all’artefice del “miracolo” Torrese c’erano tutte le società sportive del comprensorio, ma anche tutti i giocatori, dirigenti e tesserati del settore giovanile giallorosso.

 
Troppo piccola la chiesa di Villa Torre per ospitare i presenti nel giorno dell’addio allo storico presidente.
Diversi i rappresentanti delle società calcistiche della zona (Virtus Teramo, Asd Casemolino, Asd Castallalto, Val Tordino, Real Bellante, Castelnuovo, Alba Giallonera, Città di Atri, Montorio 88, S. Nicoló Calcio). C’erano anche, tra gli altri, Gianfranco Di Carlo della Figc, il sindaco di Castellalto Vincenzo Di Marco e il consigliere comunale Giuseppe Forti. L’uscita del feretro, adornata con i colori giallo e rossi della Torrese, è stata salutata da un lungo applauso e lo sventolio di una bandiera (giallorossa) mentre passava attraverso la folla, che ha visto in prima fila i ragazzi del settore giovanile della società. I giocatori, i dirigenti e i responsabili della polisportiva erano tutti presenti con la divisa e i simboli della squadra, di cui Benito Rastelli era stato primo presidente.

 

Durante la funzione religiosa, il figlio, Simon Luca, ha letto una lettera indirizzata al padre in cui ne ha ricordato la forza interiore che si esprimeva attraverso una grande umiltà, il suo essere sempre presente anche se in maniera silenziosa. Il suo intervento, interrotto più volte per via della commozione, è stato accompagnato dagli applausi dei presenti. Anche il sacerdote nell’omelia ha ricordato il grande impegno di Benito nel mondo dello sport e a favore dei giovani. All’esterno della chiesa sono stati affissi alcuni striscioni emblematici per ricordare Benito: “Il vecchio nel cuore”, “Siamo diversi dai nostri simili, siamo maestri dei sogni impossibili”.

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