Continua il duro braccio di ferro tra i sindacati e l’amministratore delegato della Team, Luca Ranalli, per la vicenda riguardante alcuni dipendenti ai quali sono stati assegnati livelli superiori nonostante la presenza di un contratto di solidarietà.
In una lettera indirizzata al ministero del lavoro e ad un’altra al custode giudiziario e al liquidatore della Enertech srl, i segretari provinciali di Fp Cigl, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel hanno denunciato quelli che sarebbero stati definiti “provvedimenti non consoni al ruolo e alle finalità” dello stesso Ranalli, chiedendo un intervento per ripristinare i criteri di trasparenza.
Ricordando, infatti, la procedura di mobilità richiesta dall’azienda per 46 dipendenti diventata poi, a seguito di una lunga trattativa, un contratto di solidarietà per alcuni e la cassa integrazione straordinaria per altri, i sindacati criticano il comportamento dell’amministratore delegato che avrebbe acquistato un’auto aziendale per il suo incarico e avrebbe fatto un ricorso sistematico a consulenze esterne.
Ma ciò che ha fatto più inquietare i sindacati è stato l’aver riconosciuto livelli superiori ad alcuni lavoratori “senza osservare quanto previsto dall’articolo 16, comma 6, del vigente ccnl di settore ed in questa fase di emergenza (cassa integrazione, contratto di solidarietà) sono stati effettuati degli spostamenti, di cui non si comprendono le reali ragioni, che determineranno inevitabilmente richieste di ulteriori aumenti di livello e il nascere di altro contenzioso”.
Una gestione dell’azienda, dunque, che non convince i sindacati che lo scorso settembre avevano già proclamato due giorni di sciopero, chiedendo risposte chiare sull’andamento economico e produttivo dell’impresa che ancora non sono state fornite.